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Immagine del redattoreGabriele Deodati

VERBALE DELL’ASSEMBLEA CONDOMINIALE FALSO: CHE FARE?

L’ordinamento giuridico italiano considera l’assemblea di condominio un organo supremo e naturale. Questo organo deliberante è disciplinato da alcuni articoli del codice civile italiano. 

Tutto quello che accade in assemblea può essere riportato sul verbale di assemblea condominiale. Ma se il verbale risultasse falso, cosa si potrebbe fare? Sarebbe considerato un reato? Il verbale ha valore legale?

La legge in materia è ancora un cantiere aperto, ma su alcune questioni specifiche, come l’ipotesi di un verbale falso, è possibile agire in un solo modo. Vediamo come.

Il verbale di assemblea condominiale ha valore legale?

Il verbale assembleare condominiale è un documento che per legge è considerato alla pari di una scrittura privata.

Il verbale serve a riportare in forma scritta le volontà dei condòmini chiamati a prendere delle decisioni, a valutare soluzioni e a stabilire delle regole di convivenza comune. Sul verbale può essere riportato tutto quello che succede e viene detto in assemblea.

Questo documento viene, in genere, redatto da un segretario e sottoscritto dal presidente di assemblea, che per legge non sono considerati pubblici ufficiali. Neppure l’amministratore di condominio, che agisce su mandato dei condòmini, può considerarsi pubblico ufficiale.

Ciò significa che i contenuti del verbale non sono ufficiali, ma possono costituire una prova da presentare davanti a un giudice interpellato. Una prova che nell’eventualità andrebbe pure verificata.

Un verbale di condominio falso è reato?

Il verbale è la prova scritta delle volontà dichiarate e deliberate dai condomini riuniti in assemblea. Questo documento riporta in forma scritta tutto quello che accade durante i lavori assembleari, e le decisioni votate e deliberate. 

Dunque, il verbale è una traccia scritta di quello che accade durante la riunione di condominio. Tuttavia, non esiste alcun obbligo di legge che imponga la sottoscrizione del verbale da parte di un presidente o un segretario, che non possono essere pubblici ufficiali qualificati. Questo dettaglio è importante, infatti la legge chiarisce che:

  • la mancata sottoscrizione del verbale non invalida e non delegittima l’assemblea; 

  • chi redige il verbale non può essere querelato per falso.

Allora cosa fare se uno, o più condomini, accusano amministratore, segretario o presidente di aver redatto un verbale falso o omissivo? La legge consente una sola strada possibile.

Cosa fare in caso di verbale di assemblea condominiale falso

Non è possibile presentare querela di falso, poiché il verbale dell’assemblea condominiale non è un atto pubblico, ma vale come scrittura privata. L’unica strada possibile è l’impugnazione del verbale.

L’impugnazione può avvenire entro 30 giorni da quando è stato comunicato, se uno o più condomini ritengono che il verbale:

  • sia falso,

  • non corrispondente allo svolgimento dell’assemblea,

  • contenente omissioni e imprecisioni.

Come contestare un verbale di assemblea?

Il condomino che considera falso il verbale di assemblea può solo proporre l’impugnativa della delibera condominiale. Per farlo, dovrà presentare un atto di citazione presso cancelleria del giudice di competenza territoriale.

La competenza spetta al tribunale o al giudice di pace. Al condomino ricorrente spetta l’onere della prova, nel senso che sarà chiamato a provare e dimostrare i fatti e le accuse, con dichiarazioni testimoniali o altre prove a sostegno della sua tesi. 



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