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Immagine del redattoreGabriele Deodati

UN EREDE CON BENEFICIO DI INVENTARIO DEVE PAGARE LE QUOTE CONDOMINIALI?

Alla morte di un proprietario, uno o più eredi possono accettare il patrimonio con beneficio di inventario.

Si tratta di una possibilità in alcuni casi caldeggiata dai consulenti, poiché consente all’erede di accettare con riserva e valutare con calma il da farsi.

Viene consigliato soprattutto quando devono essere ancora accertate le situazioni fiscali o debitorie che possano gravare sul patrimonio. Si eredita col beneficio di inventario per evitare di ereditare anche debiti e guai col fisco.

Oltre a ciò, l’erede potrebbe trovarsi nella spiacevole situazione di dover pagare anche le quote condominiali. Pertanto la domanda è: l’erede che accetta una eredità immobiliare con beneficio di inventario può sottrarsi al pagamento delle quote condominiali?

A questo interrogativo ha risposto la Corte di Cassazione con una sentenza del 28 dicembre 2022, la numero 37857.

I giudici si sono pronunciati su un caso specifico; una diatriba sorta tra condomini e nuovo proprietario di un edificio ereditato tramite successione con beneficio di inventario.

I condomini rivendicavano il pagamento da parte del nuovo erede di una somma pari a 10mila euro di spese condominiali.


L’erede con beneficio di inventario deve pagare le quote condominiali?

L’articolo 63 del codice civile stabilisce che “nel caso di un erede che abbia accettato l’eredità con beneficio di inventario, l’amministratore condominiale non potrà chiedere un pagamento superiore rispetto al valore dell’attivo ereditario da questi ricevuto, anche se il debito con il condominio dovesse essere superiore”. È il caso della limitazione di responsabilità con la cosiddetta “accettazione beneficiata”.

Nel caso affrontato dalla Suprema Corte, il proprietario che ha ereditato l’immobile si era opposto al decreto ingiuntivo emanato in assemblea condominiale per intimarlo a saldare i debiti delle quote condominiali.

Tuttavia, già la Corte d’appello aveva sentenziato che la dichiarazione di accettazione di una eredità con beneficio di inventario è pur sempre dichiarazione di volere accettare l’eredità, con tutte le responsabilità e i doveri che questo consegue.


Perché il giudice ha condanno l’erede

L’organo supremo della giustizia ha respinto definitivamente il ricorso dell’erede, condannandolo al pagamento delle quote condominiali e anche delle spese legali, facendo prevalere quanto disposto dall’articolo 459 del codice civile.

Secondo la normativa vigente l’eredità si acquista con l’accettazione i cui effetti risalgono al momento dell’apertura della successione.

Inoltre, l’erede aveva l’obbligo di mettersi in contatto con l’amministratore condominiale prima dell’approvazione della delibera in assemblea. In caso di mancata comunicazione, le delibere condominiali hanno effettivo valore.

Fonte immobiliare.it



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