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Immagine del redattoreGabriele Deodati

UE, CASE GREEN: STOP AGLI INCENTIVI PER LE CALDAIE A GAS

Niente più incentivi dedicati alle caldaie autonome a gas. A introdurre lo stop la nuova direttiva sulle case green recentemente approvata dall’Europarlamento.

La direttiva, che dovrà prossimamente affrontare la fase di trilogo, ovvero il momento di confronto e negoziazione fra gli stati membri, prevede già che entro massimo il 1 gennaio 2024 tutti i Paesi dell’Unione smettano di fornire incentivi per l’installazione di caldaie che usano combustibili fossili.

Quali caldaie potranno continuare a beneficiare degli incentivi?

Continueranno a poter beneficiare di agevolazioni solo le caldaie ibride, in grado sia di funzionare a idrogeno o biometano, sia di essere abbinate a pompe di calore.

Le pompe di calore rappresentano la soluzione che verrà privilegiata d’ora in poi.

In realtà, si tratta di una tecnologia già introdotta nel nostro Paese, dal momento che il Decreto Rinnovabili (decreto legislativo 28/2022) rendeva già obbligatorio per le nuove costruzioni e in caso di ristrutturazioni significative, l’installazione di pannelli capaci di soddisfare almeno la metà del fabbisogno energetico (il 60% dal giugno 2022) e pompe di calore centralizzate, eliminando la possibilità di realizzare impianti autonomi.


Quali sono gli incentivi per le pompe di calore?

Le pompe di calore godono di particolari incentivi, soprattutto se abbinate ai pannelli solari.

Per questa tecnologia si può beneficiare dell’ecobonus al 65% e anche accedere al Conto Termico del Gse, il Gestore del sistema energetico, che permette di ricevere un rimborso immediato del 65% della spesa sostenuta.

Le problematiche: spazi e costi delle caldaie

Il passaggio dalle precedenti tecnologie alle pompe di calore non è però sempre in discesa.

Le problematiche riguardano principalmente spazi e costi. Per quello che riguarda gli spazi, bisogna sottolineare che questi apparecchi sono molto ingombranti (circa un metro e sessanta per un metro di larghezza e circa mezzo metro di profondità), pesanti (oltre 160 chili) e devono essere collocati all’esterno.

Collocarli può essere complicato soprattutto nei palazzi antichi, con più di 70 anni di vita, privi di impianti centralizzati e spesso anche senza balconi. Per quello che riguarda i costi, invece, questi sono molto alti e si attestano intorno ai 9.000/10.000 euro senza installazione.

Si tratta dunque di una soluzione che non può essere applicata a un singolo appartamento, che potrebbe invece scegliere di installare un condizionatore in ogni ambiente, in grado di produrre aria calda e fredda, al posto della pompa.

Questa soluzione ha anche costi più abbordabili, sui 1.000 euro circa per singolo climatizzatore.

Fonte immobiliare.it



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