Cattive notizie per chi vende una casa ristrutturata con il Superbonus 110%. Tra le novità della Manovra 2024 che sta per arrivare in parlamento ce n’è una che potrebbe colpire duramente chi si è servito del maxi incentivo per rendere il suo immobile più green ed energeticamente efficiente.
Superbonus 110%, come cambia la tassazione
L’articolo “incriminato” è il 18 della bozza della legge di bilancio, la seconda del governo Meloni dal suo insediamento. Nel testo si legge che tra le plusvalenze soggette a imposta sul reddito ci saranno anche i guadagni derivanti dai “beni immobili, in relazione ai quali il cedente o gli altri aventi diritto abbiano eseguito gli interventi agevolati di cui all’articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020“, ovvero il Superbonus 110%.
Cosa significa?
Chi vende un appartamento ristrutturato con la maxi agevolazione entro cinque anni dalla fine dei lavori, se ha optato per lo sconto in fattura o la cessione del credito, dovrà pagare le tasse su quanto guadagnato.
Il guadagno ricavato, infatti, sarà considerato una plusvalenza tassata con l’imposta sostitutiva del reddito del 26%.
Verrà tassata la differenza tra quanto guadagnato con la vendita della casa e il prezzo a cui era stata acquistata o costruita a cui si sommano i costi del notaio, di trascrizione, catastali, di ristrutturazione (in cui rientrano quelli di efficientamento energetico).
Le esenzioni
Ci sono, però, delle eccezioni. La norma non riguarda:
le prime case;
le case ricevute in eredità;
le case vendute dopo i cinque anni dalla conclusione dei lavori.
Fonte immobiliare.it
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