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Immagine del redattoreGabriele Deodati

SUPERBONUS, QUALI SONO LE RICHIESTE DELLE PROFESSIONI TECNICHE PER LA CESSIONE DEL CREDITO

Nel tentativo di sbloccare la difficile situazione che si è venuta a creare per la cessione dei crediti relativi al Superbonus edilizio, la Rete delle Professioni Tecniche (RPT) ha stilato un elenco di proposte e lo ha presentato al governo nel tentativo di apportate alcune modifiche alla legge di Bilancio durante la fase di discussione in Parlamento.

Nonostante l’approvazione del decreto Aiuti quater abbia già portato ad un’agevolazione verso gli istituti di credito – che d’ora in avanti potranno utilizzare i crediti acquisiti in dieci anni invece che in quattro – la RPT chiede all’esecutivo che vengano predisposti ulteriori interventi per stimolare l’acquisto dei crediti detenuti dalle banche.

Superbonus e cessione del credito, cosa chiedono le Professioni Tecniche

Tra le proposte avanzate dalle Professioni Tecniche, ce ne sono due nello specifico che garantirebbero un incremento del numero di cittadini interessati ad acquistare i crediti nel prossimo futuro.

Innanzitutto viene chiesto all’esecutivo di modificare la platea di coloro che possono partecipare al meccanismo della cessione: mentre ad oggi le banche possono coinvolgere solamente i cosiddetti clienti professionali (ossia i cittadini che operano con Partita Iva), la richiesta è che i crediti fiscali possano essere offerti anche ai clienti correntisti, siano essi soggetti privati o professionisti.

La modifica andrebbe però integrata anche con la possibilità di modulare il lasso temporale di utilizzo di tali crediti, inserendo delle clausole che permettano di recuperare quelli non ceduti nel periodo corrispondente.

Stimolare l’acquisto e contenere la spesa: la ricetta per la cessione del credito

La seconda questione riguarda il calmieramento dei costi delle cessioni, che nei quasi tre anni da quando è stato introdotto il Superbonus edilizio hanno rappresentato un forte disincentivo all’acquisto dei crediti fiscali da parte dei soggetti terzi.

Infatti, la prospettiva che sulla spesa agiscano delle imposte frutto di speculazioni finanziarie ha indotto moltissime aziende e tanti liberi professionisti a non partecipare alla cessione.

Ora, la RPT chiede che vengano garantite soglie massime oltre le quali il valore dei costi non possa salire. Inoltre, per monitorare tutte le fasi della cessione, viene invocata la realizzazione di una piattaforma unica di controllo che vada a sostituire le entità e società finanziaria che in molti casi hanno rappresentato un fattore di ritardo e malfunzionamento nel meccanismo di cessione dei crediti.




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