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Immagine del redattoreGabriele Deodati

SUPERBONUS, OLTRE 4 MILIARDI DI EURO DI INVESTIMENTI A OTTOBRE 2023: I DATI ENEA

Nell’illustrazione della legge di Bilancio che il governo dovrà approvare in Parlamento entro il prossimo 31 dicembre 2023, la premier Giorgia Meloni e i ministri hanno illustrato nel dettaglio le (poche) misure inserite nel testo facendo riferimento alla scarsità di risorse a disposizione. In particolare, nel mirino della presidente del Consiglio e del suo esecutivo pare esserci principalmente il Superbonus edilizio.

Approvata durante il secondo governo di Giuseppe Conte per rilanciare il comparto delle costruzioni (entrato in profonda crisi dopo il biennio di cantieri fermi a causa della pandemia da coronavirus), l’agevolazione è stata poi prorogata durante il periodo di Mario Draghi a Palazzo Chigi. Il tutto fino all’insediamento della maggioranza di centrodestra, che invece ha deciso per un graduale smantellamento della norma.

Superbonus, i numeri di ottobre 2023 per gli investimenti ammessi a detrazione

Se, da una parte, la scelta dell’esecutivo di ridurre la quota di rimborso delle spese al 90% nel 2023 può aver disincentivato molti cittadini ad intraprendere il percorso per l’efficientamento energetico di case e appartamenti, occorre però constatare come i numeri degli investimenti non diano la sensazione di averne risentito particolarmente. Anzi, se possibile, gli ultimi dati diffusi da Enea fanno registrare una tendenza di segno completamente opposto.

Durante i 31 giorni di ottobre 2023, la cifra complessiva investita da aziende e contribuenti per i lavori del Superbonus edilizio ha toccato quota 4 miliardi di euro. Un dato che supera quello registrato per lo stesso parametro nei due mesi precedenti, quando si era fermato a 3,1 miliardi di euro a settembre e ad appena 2 miliardi di euro agosto. Una crescita che porta il totale complessivo degli investimenti ammessi a detrazione al valore di 92,4 miliardi di euro.

Chi sta usufruendo del Superbonus edilizio

A trainare la crescita degli investimenti sono per la stragrande maggioranza i nuovi cantieri aperti a livello di condomini residenziali. Nello specifico, andando a scorporare il dato dei 4 miliardi di euro relativo ad ottobre, si scopre come ben 3,9 miliardi di euro si riferiscano ai lavori ammessi per il rifacimento di palazzine multifamiliari e altri edifici composti da diverse unità immobiliari, mentre il valore economico a carico di abitazioni singole e villette vale appena 100 milioni di euro.

Cosa accadrà nel 2024

La risposta a questa sproporzione così netta è presto data: nel 2024 la detrazione per i condomini scenderà dal 110% (o dal 90% nel caso in cui i cantieri siano stati avviati nel 2023) alla quota del 70%, mentre per le singole residenze isolate lo sgravio verrà del tutto eliminato con l’arrivo del nuovo anno. Una motivazione che ha spinto i singoli proprietari a desistere dall’apertura di nuovi cantieri nelle case a sé stanti.

Fonte immobiliare.it



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