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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Superbonus ed ecobonus, in vigore i nuovi massimali di costo

Entra in vigore oggi, 15 aprile, il Decreto Prezzi del Ministro della Transizione Ecologica (Mite), con i massimali di costo che devono essere utilizzati da chi usufruisce delle detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici ed è tenuto a produrre l’asseverazione della congruità delle spese.

I nuovi massimali di costo devono essere applicati ai lavori per i quali il titolo abilitativo è richiesto o depositato a partire da oggi.

Decreto Prezzi e Decreto requisiti tecnici, i chiarimenti del Mite

Il Decreto Prezzi, in vigore da oggi, aggiorna i tetti massimi dei prezzi dei materiali e prodotti, contenuti nel Decreto Requisiti Tecnici (DM 6 agosto 2020). I due decreti continuano a convivere e, per evitare incertezze, il Mite ha messo a disposizione una serie di Faq.

Il decreto Prezzi indica i costi massimi dei beni che concorrono alla realizzazione dell’opera. Nei costi massimi non sono compresi l’IVA, i costi delle prestazioni professionali e i costi di installazione e manodopera.

Il Mite ha spiegato che

- per l’Iva bisogna fare riferimento alla normativa di settore;

- per le prestazioni professionali al Decreto Parametri bis (DM 17 giugno 2016):

- per l’installazione e i costi della manodopera, l’asseverazione della congruità delle spese deve avvenire sulla base dei prezzari (regionali e DEI) indicati nel Decreto Requisiti tecnici.


Decreto prezzi, l’asseverazione della congruità delle spese

Ricordiamo che è tenuto a produrre l’asseverazione della congruità delle spese:

- chi usufruisce del Superbonus sotto forma di detrazione Irpef o scegliendo lo sconto in fattura o la cessione del credito;

- chi usufruisce degli altri bonus edilizi attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Sono escluse dall’obbligo dell’asseverazione:

- le opere classificate come edilizia libera;

- gli interventi agevolati con ecobonus, bonus ristrutturazioni e sismabonus, di importo complessivo non superiore a 10mila euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio.

Ad ogni modo, anche se per l’opera che si sta realizzando non c’è l’obbligo dell’asseverazione delle congruità delle spese, il tecnico deve comunque verificare il rispetto dei costi massimi specifici per tipologia di intervento.

Decreto prezzi e caro materiali

I massimali di costo, contenuti nel Decreto Prezzi, devono fare i conti con i rincari dei prezzi dei materiali, che secondo gli operatori del settore mettono a rischio i cantieri.

L’aumento dei costi può creare un delta considerevole tra il limite su cui calcolare l’agevolazione e il prezzo effettivamente pagato per la realizzazione dell’intervento.

Per il settore dei lavori pubblici, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) ha messo a punto un meccanismo per la compensazione dei rincari, che si basa sulla rilevazione degli aumenti dei prezzi relativi ad una serie di materie prime.




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