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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Sulle donazioni per lavori su edifici e terreni pubblici c’è un credito d’imposta del 65%

Le erogazioni liberali in denaro, fatte a partire dal 2019 e finalizzate a realizzare, su edifici e terreni pubblici, interventi di bonifica ambientale, prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e recupero di aree dismesse di proprietà pubblica godono di un credito d’imposta del 65%.

Per acquisirlo, è stato emanato il DPCM 10 dicembre 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale due giorni fa, con poco meno di tre anni di ritardo sul termine di 90 giorni previsto dalla Legge di Bilancio 2019, istitutiva dell’agevolazione che può contare su una dotazione di 1 milione di euro per il 2019, 5 milioni di euro per il 2020 e a 10 milioni di euro a decorrere dal 2021.

Il DPCM definisce le regole attuative del credito d’imposta del 65% riconosciuto per le erogazioni liberali effettuate da:

- persone fisiche;

- enti non commerciali, pubblici o privati, diversi dalle società;

- soggetti titolari di reddito d’impresa.

Alle persone fisiche e agli enti non commerciali, il credito d’imposta del 65% spetta nel limite del 20% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Andrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento e in quelle relative ai due periodi di imposta successivi. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.


Sono riconosciute ammissibili al beneficio le erogazioni liberali in denaro ai fini di:

a) bonifica ambientale, intesa come risanamento e riqualificazione di un’area contaminata da rifiuti o sostanze pericolose e dannose per la salute dell’uomo e per l’ambiente;

b) rimozione dell’amianto dagli edifici, intesa come rimozione ossia eliminazione dei materiali contenenti amianto mediante asportazione, smaltimento e bonifica dell’area;

c) prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, intesa come contenimento o rimozione dei fattori che determinano il fenomeno di dissesto;

d) realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate, intesa come interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano;

e) recupero di aree dismesse, intesa come riqualificazione e riutilizzo di un’area non più adoperata, attraverso la ristrutturazione o ricostruzione di manufatti esistenti o la rinaturalizzazione a fini agricoli, ricreativi, sociali.

Il credito d’imposta è riconosciuto anche per le erogazioni liberali in denaro destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.

Per godere del credito d’imposta del 65%, le erogazioni liberali devono essere effettuate esclusivamente attraverso bonifico bancario, bollettino postale, assegni bancari e circolari o carte di credito, di debito e prepagate.

Il Ministero della transizione ecologica (MITE) pubblicherà l’elenco - che verrà continuamente aggiornato attraverso le segnalazioni delle pubbliche amministrazioni - degli interventi finanziabili tramite un’erogazione liberale a sostegno dell’ambiente.

Ora che il DPCM con le disposizioni attuative è stato pubblicato, si apre l’accesso al beneficio fiscale. I soggetti che intendono effettuare un’erogazione liberale e poi avvalersi del credito d’imposta dovranno seguire la procedura indicata nel DPCM, che verrà gestita dal MITE sul proprio sito web.



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