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Immagine del redattoreGabriele Deodati

SOPPALCO E NORMATIVE: COSA SAPERE

I soppalchi sono una soluzione molto apprezzata, in quanto permettono di sfruttare al meglio gli spazi e di dare un tocco originale alla casa, rendendola più appetibile per il mercato immobiliare.

Tuttavia, quando si decide di realizzare un soppalco, è importante tenere in considerazione le normative vigenti, al fine di evitare sanzioni e problemi di sicurezza.

Cerchiamo di capire cosa dice la legge a questo proposito, facendo luce su quando un soppalco è abusivo, quando si può realizzare un soppalco e quanto può essere grande.

Quando si può realizzare un soppalco?

Per poter creare un soppalco abitabile, è essenziale che lo spazio abitativo in cui verrà installato soddisfi precisi requisiti tecnici, come l’altezza, la superficie, la ventilazione e l’illuminazione.

Solo se questi requisiti sono rispettati, sarà possibile realizzare un soppalco abitabile, sicuro e confortevole.

Prima di procedere con la costruzione di un soppalco, è fondamentale controllare i regolamenti edilizi e igienici in vigore nel comune di appartenenza, per assicurarsi di poter ottenere tutti i documenti necessari per la ristrutturazione della propria casa e procedere con la realizzazione del soppalco.

Solo in questo modo si potrà evitare il rischio di incorrere in sanzioni o problematiche di vario genere.

La realizzazione di un soppalco può rappresentare un’ottima soluzione per chi cerca di sfruttare al meglio gli spazi della propria casa, ma è essenziale operare nel rispetto delle normative e con l’assistenza di professionisti qualificati.


Qual è l’altezza minima per un soppalco?

Un soppalco abitabile può essere definito tale se viene installato in una casa che abbia un’altezza adeguata.

In genere, si richiede un’altezza minima di 210-220 centimetri per il soppalco e per gli ambienti sottostanti. Se il soppalco ospita una cucina o un bagno, l’altezza richiesta aumenta a 240 centimetri.

Ciò significa che le pareti dell’immobile devono essere alte circa 440-450 centimetri, mentre in alcune regioni italiane il minimo previsto è di 470 centimetri.

Quanto può essere grande un soppalco?

Le norme edilizie riguardanti la realizzazione di un soppalco non si limitano alla sola altezza, ma prevedono anche specifiche dimensioni.

È infatti necessario rispettare proporzioni precise tra lo spazio destinato al soppalco e il resto dell’abitazione. Inoltre, il lato più lungo del nuovo ambiente creato deve essere lasciato sempre aperto. Per determinare le misure esatte, ci si basa sull’altezza minima del soppalco prevista dalle normative vigenti.

Il Comune di Milano, ad esempio, prevede che per altezze tra i 210 e i 230 centimetri, la superficie del soppalco debba essere pari a un terzo di quella dell’appartamento.

Nel caso in cui l’altezza sia compresa tra i 230 e i 270 centimetri, la superficie dovrà essere almeno pari alla metà del resto della casa. Per altezze superiori ai 270 centimetri, invece, la superficie dovrà estendersi per almeno i tre quarti dell’abitazione.

È importante notare che per motivi di sicurezza, il parapetto del soppalco deve avere un’altezza minima di 110 centimetri. Rispettare tutte le normative edilizie è fondamentale per la sicurezza degli abitanti e per evitare sanzioni da parte delle autorità competenti.

Illuminazione e ventilazione del soppalco: normative da rispettare

Per poter realizzare un soppalco abitabile, oltre a rispettare i requisiti di altezza e superficie, è necessario anche garantire un’adeguata illuminazione e ventilazione.

La normativa prevede infatti che la superficie vetrata del soppalco rappresenti almeno un decimo della superficie complessiva del piano.

Inoltre, la circolazione dell’aria deve essere garantita con aperture idonee alla ventilazione naturale o con l’utilizzo di impianti di condizionamento.

È importante quindi considerare questi aspetti fin dalla fase di progettazione, al fine di garantire il benessere e la sicurezza degli abitanti e rispettare le normative in vigore.

Idee per soppalco non abitabile

Se non si ha la possibilità di avere un soppalco abitabile, esistono soluzioni alternative per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.

Il soppalco d’arredo autoportante, ad esempio, è una soluzione pratica e veloce da realizzare, e un esempio perfetto su come sfruttare un soppalco basso.

Questa tipologia di soppalco non richiede particolari permessi o interventi strutturali e permette di avere una superficie aggiuntiva in cui collocare il letto o creare un’area relax.

In alternativa, è possibile creare un soppalco non abitabile da adibire a ripostiglio. Anche se non è richiesto un permesso edilizio, è importante rivolgersi a dei professionisti per garantire la sicurezza e la resistenza della struttura ai carichi e ai pesi per la realizzazione di un soppalco basso a ripostiglio.

In questo modo, sarà possibile sfruttare al meglio lo spazio disponibile senza rinunciare alla praticità e alla funzionalità.

Fonte immobiliare.it



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