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Immagine del redattoreGabriele Deodati

SI PUÒ VENDERE UN BOX ACQUISTATO INSIEME ALLA PRIMA CASA?

Quando si acquista la propria prima casa, si hanno delle facilitazioni importanti: la più significativa è data dal fatto che non si deve pagare l’IMU, ossia l’Imposta Municipale Propria.

Le agevolazioni prima casa richiedono al soggetto che ne beneficia di non essere proprietario di altri immobili e di avere la residenza presso l’indirizzo dell’immobile, per il quale non si dovrà corrispondere l’IMU.

Ma come ci si deve comportare con le pertinenze della propria prima casa? Sono vincolate e devono restare indivise?

Prima di procedere, definiamo il significato di pertinenza.

Le pertinenza

Si ritiene pertinenza ciò che è destinato in modo durevole a servizio o ad ornamento di un altro bene.

La destinazione può essere effettuata dal proprietario del bene principale o da chi ha un diritto reale sul medesimo.

Due sono le peculiarità:

  • la durevolezza della destinazione, vale a dire l’esistenza di un rapporto non occasionale (presupposto oggettivo);

  • la volontà del proprietario di porre la pertinenza in un rapporto di strumentalità funzionale nei confronti del bene principale (presupposto soggettivo).

Un esempio concreto: si può vendere un box acquistato insieme alla prima casa?

E ora passiamo a immaginare un caso esemplificativo per comprendere al meglio la questione: un soggetto acquista la sua prima casa e insieme ad essa un box auto, inserito all’interno del medesimo atto notarile.

Qualora il soggetto non dovesse più necessitare del box può venderlo oppure no?

La risposa è sì. È infatti nelle disponibilità del soggetto “scorporare” elementi acquisiti con l’immobile acquistato come prima casa se non sono di suo interesse.

Per continuare a beneficiare dell’agevolazione IMU prima casa, è semplicemente necessario che l’immobile in questione continui a rappresentare la residenza del soggetto.

È infatti il proprietario che stabilisce cosa rappresenta o meno una pertinenza del suo immobile.

La legge Tognoli

Non è però sempre stato così: tutto è cambiato a partire dal 2012, quando venne introdotta una modifica alla legge Tognoli. Per garantire un posto auto a ogni condomino, la legge Tognoli bloccava la vendita del solo posto auto, per vendere il box occorreva cedere unitamente anche l’appartamento.

Dal 2012 fu, invece, concessa la vendita di posti auto purché questi diventassero pertinenza di un’altra unità immobiliare, collocata sempre all’interno del medesimo comune.

C’è però un’eccezione: continua a essere impossibile vendere un parcheggio costruito all’interno di un’area pubblica, per cui è stato concesso un diritto di superficie.

Fonte Immobiliare.it



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