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Immagine del redattoreGabriele Deodati

SI PUÒ SFRATTARE UN INQUILINO CON ANIMALI DOMESTICI?

Dopo decenni di ambiguità e sottovalutazione del tema, ormai da un po’ di tempo la salute e la salvaguardia degli animali (non solo quelli domestici) hanno trovato il posto che meritano all’interno del dibattito pubblico. Un passaggio divenuto ormai obbligatorio, vista la crescente percentuale di cittadini che scelgono di condividere il proprio percorso terreno in compagnia degli amici a quattro zampe. Ma cosa succede quando il proprietario di un appartamento – in maniera del tutto legittima – scelga di non affittare i propri spazi a persone che richiedono di convivere con gli animali domestici?

Il proprietario di un appartamento può cacciare il locatario che introduce animali domestici?

Si tratta di una decisione del tutto arbitraria, prevista e consentita dalla legge, che però dev’essere messa nero su bianco per poter avere una validità in caso di contenzioso.

È il contratto d’affitto, dunque, il documento che determina chi ha ragione e chi ha torto nel caso in cui il titolare di una casa o di un appartamento chieda al locatario di andarsene perché non ha rispettato il divieto di introdurre animali domestici all’interno dell’abitazione.

Animali da compagnia in casa e nel condominio: cosa dice la legge

Cosa diversa è, invece, quando non esiste nessuna restrizione specifica concordata in via preventiva. In queste situazioni, l’inquilino ha tutta la libertà di portare con sé animali da compagnia. A vietarglielo non può essere nemmeno il regolamento di condominio: difatti, nel nostro ordinamento esiste un apposita norma – la legge n° 2020 del 2012 – che consente ai singoli residenti dell’immobile di vivere con chi vogliono all’interno della propria area privata.

Infine, a corredo di questo discorso, è bene ricordare come il nostro Codice civile (all’articolo n°2052) individui la responsabile civile e penale del proprietario per quanto riguarda danni a cose o persone – tra cui anche i disturbi sonori e l’emissione di odori spiacevoli – provocati da cani e gatti nelle zone comuni del condominio.

Fonte immobiliare.it



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