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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Rischio idrogeologico e di alluvione, le misure del PNRR per ridurlo

Prevenire costa meno che riparare, sia in termini economici che di vite umane. Per mettere finalmente in pratica questa nota regola, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un importante pacchetto di misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico.

In particolare, la componente ‘Tutela del territorio e della risorsa idrica’ della Missione ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’ si concretizzerà in un investimento di 2,49 miliardi di euro per realizzare interventi strutturali nelle aree a rischio e per le strutture danneggiate e per mettere in sicurezza 1,5 milioni di persone oggi a rischio.

L’obiettivo dell’investimento è quello di ridurre gli interventi di emergenza, sempre più necessari a causa delle frequenti calamità, e intervenire in modo preventivo attraverso un programma ampio e capillare. Gli interventi strutturali, volti a mettere in sicurezza da frane o ridurre il rischio di allagamento, saranno affiancati da quelli non strutturali, focalizzati sul mantenimento del territorio.

Le minacce dovute al dissesto idrogeologico in Italia, aggravate dagli effetti dei cambiamenti climatici e dall’assenza di un’efficace politica nazionale di prevenzione sul territorio - si legge nel PNRR -, compromettono in Italia la sicurezza della vita umana, l’agricoltura e il turismo, la tutela delle attività produttive, degli ecosistemi e della biodiversità, dei beni ambientali e archeologici.

Per ridurre i rischi sono necessari interventi sia di tipo strutturale, volti cioè a mettere in sicurezza da frane o a ridurre il rischio di allagamento, sia non strutturale, concentrati sul mantenimento del territorio, sulla riqualificazione, sul monitoraggio e sulla prevenzione. Nelle aree colpite da calamità si provvederà al ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate, nonché alla riduzione del rischio residuo per tutelare l’incolumità pubblica e privata.

Il cronoprogramma prevede che entro dicembre 2021 venga adottato il decreto di approvazione del piano; entro dicembre 2023 sarà completata l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici; entro dicembre 2025 sarà ripristinato il 100% delle strutture pubbliche; entro marzo 2026 1,5 milioni di abitanti saranno al riparo dai rischi idrogeologici.



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