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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Rinnovabili, il Ministro Brunetta annuncia ‘semplificazioni drastiche’ per edifici e beni culturali

Il Governo accelera sulla transizione ecologica e pensa a snellire le procedure per consentire un maggiore sfruttamento delle energie rinnovabili.

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, intervenuto mercoledì in audizione in Commissione parlamentare per la semplificazione, ha annunciato “una semplificazione drastica sul fronte delle energie rinnovabili”.

Le semplificazioni annunciate da Brunetta saranno inserite nel decreto da 6 miliardi di euro, che sarà varato entro la prossima settimana.

I contenuti anticipati da Brunetta sembrano ricalcare lo snellimento per il fotovoltaico anche nei centri storici, contenuto nel disegno di legge per la conversione del Decreto “Energia” (DL 17/2022), che al Senato ha ottenuto la fiducia per l’approvazione definitiva. Molto probabilmente, il nuovo decreto amplierà la portata di tali semplificazioni.

Fotovoltaico e pannelli solari, liberalizzazione totale

Il nuovo decreto conterrà la liberalizzazione dell’installazione dei pannelli solari, termici e fotovoltaici sugli edifici.

Per gli edifici individuati come beni culturali, l’installazione sarà soggetta ad una procedura autorizzatoria semplificata.

Al momento, il disegno di legge “Energia” classifica come manutenzione ordinaria l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra e consente l’installazione di pannelli integrati nelle coperture negli edifici di pregio e nei centri storici in regime di edilizia libera. Queste misure potrebbero essere ulteriormente semplificate con il nuovo decreto che, secondo le intenzioni espresse dal Governo, potrebbe abbreviare i tempi di tutte le procedure, soprattutto nel caso di immobili vincolati o situati in aree sottoposte a vincolo.


Rinnovabili, edifici e aree idonee individuati per legge

Le aree e la tipologia di edifici su cui è possibile installare impianti alimentati da fonti rinnovabili saranno definite dalla legge. Si partirà dalle aree industriali dismesse e dalle aree agricole abbandonate o non produttive da oltre 5 anni. In questo modo, si risparmierà il tempo oggi impiegato per valutare l’idoneità del sito.

Verranno inoltre ampliati i casi in cui gli interventi su impianti esistenti non saranno sottoposti a valutazioni ambientali e paesaggistiche né all’acquisizione di atti di assenso comunque denominati.

Rinnovabili, un commissario per smaltire gli arretrati

Brunetta ha annunciato la nomina di un commissario straordinario del governo per lo smaltimento delle giacenze riguardanti le richieste di autorizzazione sin qui presentate.Il commissario avrà il potere di superare i veti delle sovrintendenze. Ci saranno inoltre subcommissari a livello regionale.

Nell’ambito del pool di 1000 esperti che supportano le Amministrazioni nell’attuazione degli interventi finanziati dal PNRR, saranno potenziate le unità dedicate alle autorizzazioni per impianti Fer.





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