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Immagine del redattoreGabriele Deodati

RIALZO TASSI DALLA BCE: COME INFLUENZERÀ LA SITUAZIONE DEI MUTUI?

Proprio oggi la Bce ha alzato nuovamente i tassi di interesse, con un più mezzo punto percentuale.

In particolare, si è portato il costo del denaro al 2,5% e al 2% sui depositi, seguendo la decisione della Fed.

Cosa porterà questa decisione al mondo dei mutui per la casa? Di quanto si alzeranno i costi delle rate dei finanziamenti?

Ecco cosa sapere sulla decisione della Bce e non rimanere impreparati.

Aumento tassi Bce: quali sono le conseguenze sui mutui?

Come è già successo in occasione dei precedenti rialzi, si capirà quale conseguenza avrà questo rialzo di 50 punti sui mutui, valutando l’andamento e le oscillazioni dell’Euribor.

Gli osservati speciali saranno gli indici da 1 a 3 mesi, tra i più utilizzati dagli istituti di credito, i quali nell’ultimo periodo si sono aggirati intorno ad area 1,5-1,7% e area 1,9-2%.

Importante sarà anche studiare i flussi dell’Euribor che potrebbe alzarsi, per arrivare nell’intorno del 2% per l’indice a 1 mese e 2,5% nel caso dell’Euribor a 3 mesi.

La situazione dei mutui a tasso variabile con il nuovo rialzo dei tassi

Questo nuovo rialzo dei tassi porterà un impatto ancora più considerevole sui mutui a tasso variabile, con revisioni al rialzo delle rate mensili.

Per chi sta pensando di accendere un mutuo, è possibile che almeno per le prossime settimane le condizioni rimangano stabili, in attesa di verificare la risposta dell’Euribor (per i mutui variabili) e dell’IRS, l’indice che esprime il costo dei finanziamenti a lungo termine (in caso di mutui fissi o con cap).

Surroga e rialzo dei tassi di interesse: conviene?

Chi ha un mutuo a tasso variabile acceso in precedenza sta valutando di bloccare il proprio finanziamento con un tasso fisso tramite il metodo della surroga.

Può essere conveniente in questo momento? Prima di sapere come si stabilirà l’Euribor non è opportuno fare previsioni.

Il comportamento delle banche nel concedere i mutui è cambiato?

Nonostante i vari rialzi dei tassi negli ultimi mesi, in generale la propensione delle banche a dare i mutui non sembra essere cambiata, anche se chiaramente l’attenzione è più alta sul rischio di insolvenza.



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