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Immagine del redattoreGabriele Deodati

QUALI SONO LE TASSE DA PAGARE QUANDO SI VENDE UNA CASA?

Chi si appresta a vendere un immobile deve affrontare il pagamento delle tasse di vendita. Occorre considerare che non sempre quello che si ricava dalla vendita di una casa è soggetto a tassazione in bisogna tenere conto di diversi fattori, tra cui: il tempo trascorso dall’acquisto, se si tratta della prima casa oppure no, e se l’immobile deriva da una eredità.

La variabile più importante da considerare è il tempo trascorso dall’acquisto e, per la precisione, se sono passati meno o più di 5 anni nel momento in cui si vende.

Che tasse si pagano sulla vendita di una casa?

Le diverse tipologie di pagamento delle tasse variano in base al fatto che si tratti di prima o seconda casa ma anche da altri fattori. Le opzioni di tassazione tra cui il venditore può scegliere sono due: il regime ordinario e l’imposta sostitutiva.

Se si sceglie la prima opzione, ossia il regime ordinario, la plusvalenza generata dall’immobile sarà tassata in base alle normali aliquote Irpef, ovvero:

  • al 23% per redditi fino a 15.000 euro;

  • al 25% per redditi fino a 28.000 euro;

  • al 35% per redditi fino a 50.000 euro;

  • al 43% per redditi oltre i 50.000 euro.

Bisogna considerare che non viene tassato tutto il ricavato dalla vendita me solo la plusvalenza, ovvero la differenza tra l’importo con cui si è pagato l’immobile e quello a cui è stato venduto. Le plusvalenze devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi sotto la dicitura “redditi diversi”.

Se si opta per l’imposta sostitutiva al 26%, ovvero la seconda possibilità, si pagherà una tassazione separata ma l’applicazione di questa aliquota va richiesta in sede di atto notarile.

Quando sono dovute le tasse per la vendita di una prima casa?

Nel caso della prima casa è obbligatorio pagare l’imposta sulla plusvalenza solo qualora non siano trascorsi 5 anni dall’acquisto dell’immobile. Tale misura è posta per evitare che si agisca in modo speculativo sulla compravendita immobiliare.

Se, invece, si vende un immobile che si possiede da più di cinque anni, le tasse sul ricavo della vendita, anche se c’è plusvalenza, non sono dovute.

Non si è inoltre obbligati a pagare le tasse quando si vende un immobile quando la proprietà dell’immobile si acquisisce per successione ereditaria o donazione e quando il proprietario ha avuto la residenza nell’immobile che vende per oltre la metà del tempo che è trascorso dal suo acquisto.

E se si vende la seconda casa, quali sono le tasse?

Nel caso si voglia mettere in vendita la seconda casa, i meccanismi sono molto simili a quelli descritti per la prima casa. Se infatti la vendita avviene dopo cinque anni dall’acquisto, non sono dovute tasse sulla plusvalenza; nel caso, invece, non siano trascorsi i cinque anni dall’acquisto, la vendita della seconda casa comporta che si paghino le tasse di plusvalenza.

Attenzione alle tasse per la casa ereditata

Se si riceve in eredità una casa, le regole sono leggermente diverse. Se si tratta della prima casa, che sia essa ereditata o donata, le imposte non sono mai dovute, ma, se si eredita una seconda casa, bisogna stare attenti. Se si vende la seconda casa prima che siano trascorsi i 5 anni dall’averla ereditata non sono dovute tasse sulla vendita; se, invece, trascorrono più di cinque anni dal momento che si eredita l’immobile, occorre pagare le tasse sulla vendita ma queste ultime variano in base alla dichiarazione di successione.



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