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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Livelli di progettazione, nel nuovo Codice Appalti saranno ridotti

I livelli di progettazione saranno ridotti. Lo prevede un emendamento al disegno di legge delega in materia di contratti pubblici, approvato dalla Commissione Ambiente della Camera.

L’obiettivo dell’emendamento è semplificare le procedure per l’approvazione dei progetti relativi alle opere pubbliche, soprattutto in ottica PNRR.

Ma ridurre i livelli di progettazione vuol dire davvero semplificare le procedure e abbreviare i tempi per la realizzazione delle opere?

Il Codice Appalti del 2016 ha puntato sui tre livelli di progettazione e sul progetto esecutivo a base di gara proprio per evitare l’aumento dei costi e dei tempi necessari per completare le opere. L’idea del 2016 era che, se il progetto a base di gara fosse stato il più preciso e approfondito possibile, nella fase di esecuzione dei lavori non ci sarebbero stati imprevisti.


Sembra che con il nuovo Codice Appalti si farà un passo indietro, anche se ad alcuni addetti ai lavori la semplificazione in arrivo non piace.

Livelli di progettazione ridotti nel nuovo Codice Appalti

Il disegno di legge delega (al comma 2, lettera o) nella versione approvata dal Senato e trasmessa alla Camera, prevedeva che la riduzione dei livelli di progettazione fosse una delle eventualità da prendere in considerazione per la semplificazione.

Con l’emendamento approvato dalla Commissione Ambiente della Camera, la riduzione dei livelli di progettazione diventa una certezza.


La versione iniziale della lettera o):

o) semplificazione delle procedure relative alla fase di approvazione dei progetti in materia di opere pubbliche, anche attraverso la ridefinizione e l’eventuale riduzione dei livelli di progettazione, lo snellimento delle procedure di verifica e validazione dei progetti e la razionalizzazione della composizione e dell’attività del Consiglio superiore dei lavori pubblici.


La versione emendata dalla Commissione Ambiente:

o) semplificazione delle procedure relative alla fase di approvazione dei progetti in materia di opere pubbliche, anche attraverso la ridefinizione dei livelli di progettazione ai fini di una loro riduzione, lo snellimento delle procedure di verifica e validazione dei progetti e la razionalizzazione della composizione e dell’attività del Consiglio superiore dei lavori pubblici.


Riduzione livelli progettazione, Oice: ‘inimmaginabile dal punto di vista tecnico’

Abbiamo chiesto ad Oice un parere sulla misura approvata. Il Presidente, Gabriele Scicolone, ha risposto che l’associazione è assolutamente contraria.


“In realtà già appariva poco condivisibile il criterio presente nel disegno di legge delega che apriva all’eventuale riduzione dei livelli, cosa a nostro avviso non necessaria se non in casi particolarissimi - ha spiegato Scicolone a Edilportale - come è per gli interventi del PNRR da affidare con appalto integrato”.

“Immaginare di arrivare ad una necessaria riduzione, ‘a regime’ e per tutti gli interventi, a due o – neanche a parlarne – ad un livello è inimmaginabile dal punto di vista tecnico, salvo non volere determinare consapevolmente e scientemente le condizioni per nuove opere incompiute, varianti e aumenti di costi”.

Scicolone ha sottolineato che il processo di progettazione è per propria natura iterativo e necessita di approfondimenti per step successivi.

“I vari step, tre ad oggi, hanno ciascuno la propria necessità: lo Studio di Fattibilità Tecnico Economico è una fase nella quale, sulla base di pochi approfondimenti si dà in maniera speditiva l’ordine di grandezza della spesa e le linee preliminari del progetto. Si ha poi la necessità di approfondire i temi che hanno impatto sugli iter approvativi, e quindi si fa il “progetto definitivo” per fare la richiesta dei vari permessi. Solo in ultimo, si procede alla progettazione esecutiva che ha tutti i dettagli. Sarebbe folle attendere l’esecutiva per chiedere i permessi o farlo con la preliminare”.

Per l’Oice, in sostanza, le modifiche in arrivo rappresentano un rischio per la sicurezza e la qualità delle opere.



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