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Immagine del redattoreGabriele Deodati

LA TARI SI PAGA ANCHE SE LA CASA È DISABITATA, INUTILIZZABILE O INAGIBILE?

La tassa sui rifiuti (Tari) viene gestita quasi direttamente dai Comuni italiani, e destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. L’affidamento e la gestione degli appalti è dunque competenza delle amministrazioni locali e dei consorzi tra più enti. È stata introdotta con la legge di stabilità del 2014, in sostituzione delle precedenti imposte, ma segue un impianto normativo nazionale, per poi adattarsi alle governance locali. Alcune esenzioni o sconti sono stabiliti dal governo centrale, tra questi ci sono le fattispecie di case disabitate o mai frequentate.

Si paga la Tari per una casa disabitata?

Molti utenti chiedono a Google “come non pagare Tari su casa disabitata”. L’interrogativo rimbalza con una certa frequenza anche per via della gestione locale dell’imposta, comprese le riduzioni. Sono previste anche esenzioni totali, come nel caso di un immobile disabitato. Tuttavia la materia è più complessa. L’esenzione della Tari per case disabitate è stata oggetto di chiarimento in una sentenza della Cassazione del 2002 (numero 16785/2020). Per stabilire l’eventuale esenzione, o meno, bisogna distinguere tra casa disabitata e casa “oggettivamente inutilizzabile”. Facciamo chiarezza.

Differenza tra casa disabitata e casa inutilizzabile

Non si paga l’imposta sulla spazzatura quando l’immobile è oggettivamente inutilizzabile, ossia quando la casa:

  • Non è allacciata ai contatori e alla fornitura di luce, acqua e gas;

  • Non possiede gli arredi essenziali che la rendano abitabile (letto, sedie, servizi sanitari, ecc.).

Inoltre, il proprietario dell’immobile residenziale è esente dal pagamento della Tari quando questo risulta disabitato nel periodo dell’accertamento.

L’imposta sui rifiuti non è prevista per coloro i quali ereditano o acquistano una casa da ristrutturare, con locali vuoti e utenze non allacciate.

Per una prima o seconda casa con arredi minimi, in cui nessuno mette piede, ma risultano attive le utenze, è invece previsto il pagamento della Tari.

E per le case inagibili?

Scatta l’esenzione anche per gli immobili inagibili. L’assenza di collegamenti idrici, elettrici o fognari è già dimostrazione dell’inagibilità o inabitabilità dell’immobile.

Tutte le fattispecie di riduzioni obbligatorie o esenzioni sono elencate sul sito del Ministero Economia e Finanze. Ad esempio, anche per una casa abitabile (con utenze e arredi minimi) ma non occupata, è obbligatoria la riduzione in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, o effettuazione del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento e interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi.



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