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Immagine del redattoreGabriele Deodati

LA MODIFICA DELLA RENDITA CATASTALE DEVE ESSERE MOTIVATA

La rendita catastale è un valore attribuito a ogni bene immobile e, in base a essa, vengono determinate tasse e imposte.

La rendita catastale può essere anche modificata, ma per farlo l’Agenzia delle Entrate deve necessariamente motivare la rettifica.

Vediamo cos’è la rendita catastale e a cosa serve.

Che cos’è la rendita catastale

La rendita catastale è un valore che viene attribuito a ogni immobile, sia esso terreno o fabbricato.

Essa può essere definita come la media ordinaria che l’immobile è capace di produrre per sua natura, indipendentemente da quello che poi realmente produce, ed è determinata da due fattori principali:

  • la dimensione dell’immobile, espressa in vani catastali o in metri quadri, a seconda della categoria catastale di riferimento;

  • il coefficiente numerico, detto tariffa d’estimo, elaborato dall’Agenzia delle Entrate competente per territorio, che varia in base alla zona in cui è situato l’immobile e alla sua destinazione d’uso, detta categoria o classe catastale, che può essere residenziale, commerciale o a uso collettivo.

La rendita catastale è un valore fiscale che viene utilizzato per determinare il valore catastale, detto anche rendita catastale rivalutata, e di conseguenza per stabilire per ogni immobile:

  • l’IMU, o imposta municipale unica, che è una imposizione diretta;

  • le imposte ipotecarie e catastali e le imposte relative a successioni e donazioni;

  • il suo valore erariale e la sua redditività;

  • il valore del reddito fondiario.

Determinazione e rettifica della rendita catastale

A seguito dell’iscrizione di un nuovo fabbricato nel catasto, l’amministrazione finanziaria determina la rendita del vano catastale riferibile alle categorie e di conseguenza la rendita catastale dell’immobile: ciò avviene a seguito della richiesta all’Agenzia del Territorio di attribuzione della rendita catastale da parte del proprietario dell’immobile, che deve essere fatta entro 30 giorni da quando esso diviene agibile.

Nel corso del tempo, la rendita catastale in determinate situazioni può essere modificata per adeguare la tassazione degli immobili.

Ciò può avvenire su richiesta del contribuente tramite una segnalazione all’Agenzia delle Entrate, per i terreni in caso di cambiamento della produttività e per i fabbricati in caso di riduzione del 50% del reddito lordo.

Dal canto suo, anche l’Agenzia delle Entrate può stabilire una modifica della rendita catastale qualora, dopo adeguati controlli, giunga ad accertare una maggiore rendita dell’immobile, ma per farlo nell’avviso di rettifica deve motivare adeguatamente tale modifica attraverso una dettagliata e argomentata spiegazione tramite la quale descriva l’iter logico attraverso cui è giunta a tale decisione.

Una adeguata spiegazione infatti potrà eventualmente permettere al contribuente di opporsi a tale decisione ed esercitare opportunamente il proprio diritto di difesa.

*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

Fonte immobiliare.it



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