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Immagine del redattoreGabriele Deodati

LA CLASSE ENERGETICA DI UN IMMOBILE: QUANTO PUÒ INFLUIRE SUI COSTI E SULLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE?

Conoscere e cercare di limitare i consumi della propria abitazione è fondamentale, soprattutto con il caro bollette che ci si trova a dover fronteggiare nell’ultimo periodo. Da questo punto di vista, conoscere la classe energetica della propria casa e quindi la sua efficienza, diventa importante per migliorarne le perfomance e limare sui consumi.

Cosa significa classe energetica G

La classe energetica è un indicatore delle prestazioni di un’abitazione e permette di comprendere lo stato attuale dell’immobile. La classe energetica deve essere indicata all’interno dell’attestato di prestazione energetica che è diventato obbligatorio nel 2005.

La classe energetica viene assegnata tramite l’utilizzo di particolari criteri da un tecnico.

Le categorie della classe energetica variano da A4 a G. G è la classe energetica inferiore con il più basso standard di efficienza.

Gli indicatori tenuti in considerazione nel calcolo riguardano i consumi di energia da fonti non rinnovabili ed includono:

  • l’illuminazione;

  • la ventilazione;

  • la climatizzazione;

  • la produzione di acqua calda sanitaria;

  • gli ascensori e gli elevatori.

Il confronto tra classe energetica G e A

Abitare in un immobile con la classe energetica G comporta costi superiori alle classi in A, vediamo perché facendo anche delle stime.

La maggior parte degli immobili in Italia appartiene alla classe energetica G e negli ultimi anni sono stati introdotti diversi bonus, come il bonus ristrutturazione o l’Ecobonus 110, per incentivare il miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni.

La classe energetica G comporta un consumo annuo di oltre 160 Kwh per metro quadro in più rispetto alla classe energetica A, che può variare tra 15 e 30 Kwh per metro quadro. Il consumo in classe A è tra le 5 e le 10 volte inferiore rispetto alla classe G.

Praticamente, se per una casa in classe G di circa 100 metri quadri il consumo annuo è pari a 170 Kwh per metro quadro, per un totale di 17.000 Kwh, un immobile in classe A sempre di circa 100 metri quadri avrà invece un consumo al metro quadro di circa 25 Kwh ed un totale di 2.500 Kwh!

L’immobile in classe G consumerebbe circa 6,8 volte quello in classe energetica A.

Nonostante non sia possibile avere un prezzo orario univoco al Kwh, perché è necessario considerare diversi fattori come il momento della giornata in cui viene consumata e il prezzo praticato dal proprio fornitore, per semplificare il calcolo consideriamo, ad esempio, che il costo del Kwh sia di 0,277 euro/kWh con tariffa monoraria per contratti in regime di tutela aggiornata a settembre 2022.

Per l’immobile in classe G il costo è pari a 4.709€, mentre quello in classe A è di 692,5€ con una differenza di 4.016,5€.

Come migliorare la classe energetica della casa?

Gli interventi che il proprietario di casa può attuare per migliorare la classe energetica dell’abitazione riguardano la ristrutturazione e la sostituzione degli impianti.

I primi interventi da attuare sono:

  • l’installazione di nuovi infissi per mantenere isolata l’abitazione;

  • la realizzazione di un cappotto esterno che isoli in maniera superiore l’immobile;

  • l’utilizzo di fonti rinnovabili;

  • la sostituzione degli impianti come la caldaia o gli impianti di condizionamento.

Fonte immobiliare.it



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