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Immagine del redattoreGabriele Deodati

IN CHE COSA CONSISTE E COME SI ATTIVA IL MES? L’IMPATTO SULL’ITALIA

In un panorama di recessione o di forte indebitamento si sente spesso parlare di MES e si palesa la possibilità di ricorrere a quello dell’Unione Europea.

A livello politico, la questione è molto discussa, perché comporterebbe benefici immediati e costi onerosi nel lungo periodo di tempo.

Andiamo a vedere di seguito, in sintesi, di cosa si tratta.

In che cosa consiste il MES e come funziona?

L’acronimo MES sta a indicare il Meccanismo Europeo di Stabilità, ovvero un fondo creato dall’Unione Europea per dare assistenza economica agli Stati Membri dell’UE che sono in difficoltà, con la finalità di mantenere la stabilità finanziaria all’interno dell’area in cui viene utilizzato l’euro.

Nello specifico, il MES fornisce dei prestiti con il duplice scopo, ovvero dà un supporto ai paesi in difficoltà e rafforza l’Eurozona.


Italia e MES: cosa aspettarsi?

Nel caso in cui l’Italia aderisse al MES, ne deriverebbero alcune conseguenze.

In primis, il Paese dovrebbe adottare delle misure specifiche per ricevere questo tipo di finanziamento. Si parla, ad esempio, di adesione a riforme economiche e fiscali, di consolidamento del bilancio pubblico e di ristrutturazione del debito. Oltre a ciò, entrerebbero in vigore alcune restrizioni sulle politiche economiche, come delle limitazioni sulla spesa pubblica o sull’incremento dei salari.

I rischi del MES per l’Italia

Come anticipato precedentemente, il MES apporterebbe dei benefici nell’immediato, ma potrebbe ripercuotersi negativamente sul panorama economico nel lungo periodo di tempo, aggravando ulteriormente la situazione.

Qualora, infatti, i soldi erogati non dovessero essere utilizzati nel migliore dei modi, potrebbero insorgere nuovi problemi e aprirsi uno scenario poco favorevole per il nostro Paese.

Trattandosi, infatti, di un prestito, sarà necessario restituire il denaro con tanto di interessi. A questo proposito, il tasso d’interesse per i prestiti del MES viene determinato sulla base del tasso di rifinanziamento principale della Banca Centrale Europea (BCE) più un premio di rischio.

In conclusione, bisognerebbe considerare l’adesione al MES come ultima istanza, in quanto comporterebbe un subordinamento alle condizioni dettate dall’Unione Europea, oltre a una maggiore sorveglianza sulla politica economica del singolo paese.

Fonte immobiliare.it



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