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Immagine del redattoreGabriele Deodati

IMU E TARI 2023: ANCHE I COMUNI POTRANNO EFFETTUARE CONTROLLI PER SMASCHERARE TRUFFE ED EVASIONE

L’evasione fiscale è una piaga che affligge il nostro paese e tra le tasse più svicolate ci sono anche Imu e Tari. Ma ora una sentenza della Cassazione potrebbe aggiungere una qualche difficoltà ai furbetti!

Imu e Tari 2023, la sentenza della Cassazione

Uno degli stratagemmi per risparmiare sulle tasse sulla casa è dichiarare una residenza fittizia, soprattutto in un’abitazione più piccola rispetto a quella in cui si abita davvero, in modo che Imu e Tari siano più leggere. Ma una sentenza della Cassazione, che potrebbe diventare legge a breve, dovrebbe conferire l’autorizzazione ai Comuni per effettuare controlli a sorpresa sulla reale residenza dei cittadini.

Il cittadino dovrebbe poter comunicare all’Amministrazione comunale alcuni orari in cui è abitualmente fuori casa, e in questi non potranno avvenire i controlli, ma in tutti gli altri orari gli ispettori potranno bussare alla porta per controllare l’effettiva residenza. In caso il cittadino risultasse più volte assente, il Municipio potrà cancellare la residenza dai registri pubblici.

Imu e Tari: le truffe più diffuse

L’obiettivo di questa misura è quello di contrastare evasione e truffe. Tra le più diffuse ci sono:

– la dichiarazione di residenza in una casa più piccola per pagare meno;

dichiarare la residenza dei figli nella casa dei genitori pur avendo lasciato il tetto familiare da tempo;

genitori e figli che dichiarano di vivere in case separate ma in realtà siano ancora insieme per non far figurare un’abitazione come seconda casa;

case in vacanza che spesso vengono identificate come prima casa per non pagare più tasse.

Acconto Imu 2023 entro il 16 giugno

Nonostante l’Imu non è dovuta per l’abitazione principale, si avvicina il consueto appuntamento con il versamento dell’acconto Imu, con scadenza fissata per venerdì 16 giugno 2023, per tutte le altre situazioni. L’imposta deve essere versata in due rate: la prima entro il 16 giugno 2023 e la seconda, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, entro il 18 dicembre 2023. È comunque possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno 2023.

Imu 2023: chi è esonerato

Ci sono poi alcuni cittadini e tipologie di immobili esonerati dal pagamento dell’Imu 2023. Si tratta di:

– gli immobili situati in determinati comuni delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto colpiti dal sisma;

– i fabbricati ubicati nei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, colpiti dal sisma del 21 agosto 2017 nell’isola di Ischia;

– i fabbricati ubicati nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpiti dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016 fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei medesimi fabbricati;

– i fabbricati situati nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dall’1 maggio 2023.

Fonte immobiliare.it




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