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Immagine del redattoreGabriele Deodati

IMPIANTO MINIEOLICO PER LA CASA. ECCO I VANTAGGI E DOVE INSTALLARLO

Il Decreto Energia approvato dal Governo ha stabilito per ultimo che l’installazione dell’impianto fotovoltaico fino a 200 kW di potenza, in casa, rientra tra le opere di manutenzione ordinaria. Pertanto, questa tipologia di lavori non necessiterà di permessi e autorizzazioni. Serve solo la compilazione di un modello unico semplificato.

Questa è solo una delle tante novità introdotte per avviare la transazione energetica ed ecologica, consentendo ai cittadini di ottenere benefici e vantaggi per le imprese che producono e installano impianti di energie rinnovabili.

Installazione su tetti e terrazze

Una delle opportunità più interessanti di risparmio per le famiglie e per la propria abitazione viene offerta dall’impianto minieolico, da installare sul tetto o sulle verande o balcone di casa. Un’opera semplice, composta di piccola turbina fino a 100 kW. Una buona ventilazione può generare una quantità rilevante di energia per la casa. I costi di installazione si aggirano dai 1.000 ai 2.000 euro. Sono più efficaci degli aerogeneratori verticali, che costano 200 euro, ma producono poca energia, con una potenza massima di appena 6 kW.

In quali zone installarlo

L’installazione degli impianti micro/minieolici domestici è particolarmente adatta nelle zone rurali, costiere, montane e decentralizzate, dove circola più ventilazione. Qui consentono l’approvvigionamento energetico senza la costruzione di linee elettriche, tutelando così il paesaggio rurale e riducendo l’impatto visivo e l’inquinamento elettromagnetico.

Prima di installarlo, bisogna verificare che il tetto o l’angolo scelto, soddisfino i requisiti minimi di ventosità. È possibile farlo in autonomia, collegandosi su questo sito istituzionale.

I benefici economici

Questa tipologia di impianti beneficia degli incentivi statali messi in campo per favorire la diffusione del mini e micro eolico per impianti connessi alla rete elettrica domestica e con potenza compresa tra 1 e 200 kW. Oltre agli sgravi fiscali, ci sono i contributi pari a 0,30 centesimi per ogni kWt prodotto e immesso in rete nei primi 15 anni di operatività dell’impianto, al termine dei quali l’energia prodotta potrà essere venduta. Non necessita di alcuna autorizzazione da parte del Comune.



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