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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Impianto a travi fredde attive: climatizzare a bassa manutenzione

Quando si parla di qualità degli ambienti interni si pensa spesso a spazi molto affollati come una sala conferenze o delle aule scolastiche. In realtà l’indoor air quality così come il mantenimento di adeguate condizioni temoigrometriche interessa qualsiasi tipologia di ambiente, anche quelli che hanno un’occupazione media, quali banche, negozi, uffici open space, biblioteche, camere di albergo, strutture assistenziali e degenze ospedaliere. In questi casi però è fondamentale l’impiego di tipologie impiantistiche in grado di garantire il massimo livello di comfort e allo stesso tempo di ridurre le operazioni di manutenzione ordinaria negli ambienti occupati.


Tra le varie soluzioni che si prestano a queste esigenze troviamo i soffitti freddi, meglio conosciuti come soffitti radianti. Si tratta di impianti nei quali il compito di controllare la temperatura ambiente è affidato ad elementi terminali installati a soffitto. I più noti sono i soffitti freddi a pannello; un’evoluzione di questo sistema è il soffitto a travi fredde. In questo caso i terminali sono delle travi che, in linea con le ultime tendenze sull’efficientamento energetico, funzionano a bassa temperatura e con correnti d'aria limitate.


I soffitti a travi fredde possono essere:

- ad azionamento passivo (statico): si prestano al solo regime di raffreddamento e sono costituite da una batteria di scambio termico montata a livello del soffitto che raffredda l'aria ambiente per effetto di uno scambio termico convettivo naturale, alimentati tipicamente ad acqua (1);


- ad azionamento attivo (ventilato): offrono la possibilità sia di riscaldare che di raffreddare. Si tratta di un convettore nel quale è integrato un dispositivo di immissione dell'aria primaria che richiama per induzione l'aria ambiente che fluisce attraverso una batteria fredda di scambio termico. Il fluido termovettore nella batteria è acqua. (1)

Travi fredde attive, dettagli e vantaggi

Perché un sistema a travi fredde è idoneo in ambienti con occupazione media e sconsigliato in spazi affollati?


Un sistema a trave fredda in regime estivo non produce condensa; pertanto, onde evitare che si creino i presupposti per la formazione di condensa superficiale e che l’impianto non sia più in grado di garantire un raffrescamento adeguato, è fortemente consigliato installarlo in ambienti con carichi di calore latente di entità contenuta.


Per calore latente di intende la somma degli apporti di calore che concorrono ad aumentare il contenuto di vapore presente nell'aria, quindi l’umidità, senza per questo aumentare la temperatura. Il calore latente proviene dall’apporto di vapore delle persone (attraverso la respirazione e la traspirazione) e da altre fonti che producono vapore, nonché dall’infiltrazione di aria esterna.

Tramite un effetto induttivo la trave è in grado di richiamare l’aria ambiente e di farla fruire attraverso uno scambiatore termico che può essere alimentato ad acqua calda per il raffrescamento o ad acqua fredda per il riscaldamento.


Il calore dell’aria ambiente viene ceduto all’acqua del circuito presente in batteria. L’aria poi si miscela con l'aria primaria raggiungendo la temperatura desiderata. Infine, ritorna nell'ambiente a una temperatura ottimale e con un confortevole effetto coandă, il quale evita che l'aria emessa dal climatizzatore generi una corrente diretta verso le persone presenti nell'ambiente.


L’utilizzo dell’acqua ad alta temperatura per il raffrescamento e a bassa temperatura per il riscaldamento migliora notevolmente l'efficienza energetica dei gruppi frigoriferi dedicati e minimizza le dispersioni termiche sulla rete di distribuzione.


L’assenza di ventilatori rende l’impianto estremamente silenzioso e, grazie all’effetto coandă, la diffusione dell'aria e della temperatura sono uniformi in tutto l'ambiente. Non producendo condensa, il sistema risulta essere molto igienico poiché evita la proliferazione di muffe e batteri. Grazie a queste caratteristiche, che lo rendono un impianto a basso impatto, il sistema è definito soft cooling.


L’installazione del sistema è molto semplice. Un ulteriore fattore positivo è la varietà di modelli presenti sul mercato: da quelli a scomparsa nel controsoffitto a quelli a vista, grazie alla modularità del sistema, è possibile realizzare soluzioni estremamente personalizzate dei soffitti. Nella trave è possibile integrare l'illuminazione a Led e non è richiesta manutenzione ordinaria, ma straordinaria ad intervalli molto lunghi.

Fonte Edilportale



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