top of page
Cerca
Immagine del redattoreGabriele Deodati

FIMAA CHIEDE DI CAMBIARE LE REGOLE DI ACCESSO ALLA PROFESSIONE DI AGENTE IMMOBILIARE

Un corso di formazione, o un praticantato professionale di 12 mesi unito ad una formazione teorica, o ancora un idoneo titolo universitario, in ogni caso con una verifica finale del livello di preparazione acquisito, certificata da un soggetto super partes come le CCIAA. Questo, secondo la FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari), dovrebbe essere l’iter per diventare agente immobiliare.

La Federazione, attraverso il vicepresidente vicario nazionale Maurizio Pezzetta, ha avanzato un’articolata richiesta di modifica delle regole di accesso alla professione immobiliare in un documento presentato all’onorevole Marcello Coppo, membro della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera.

Le richieste della FIMAA al MIMIT

La FIMAA ha avanzato diverse proposte al MIMIT (il Ministero delle Imprese e del Made in Italy) allo scopo di evitare la mercificazione dell’abilitazione come agente immobiliare. In particolare:

  • il tutor deve seguire solo un praticante per volta;

  • il tutor deve essere iscritto nel RI o nel REA da almeno 5 (o addirittura 10) anni;

  • il praticantato deve avere una durata minima di 20 ore settimanali, deve essere ben articolato, seriamente frequentato e certificato;

  • oltre al percorso professionalizzante tramite il praticantato, deve essere abilitato alla professione anche chi ha conseguito un idoneo titolo universitario, purché al termine il candidato superi un esame che attesti le competenze necessarie all’esercizio della professione;

  • chi ha ottenuto l’abilitazione dovrà seguire un percorso di formazione continua e obbligatoria, che “rappresenta una fondamentale esigenza che una professione importante e delicata come questa esige, a tutela prima di tutti del Consumatore che mette in ballo, il più delle volte, i risparmi di una vita”, commenta Pezzetta;

  • la separazione tra la figura di agente immobiliare e quella di mediatore creditizio;

  • la cancellazione dell’obbligo di indicare negli atti notarili il compenso percepito dagli agenti immobiliari, e di sostituirlo con la sola indicazione degli estremi della fattura elettronica;

  • una serie di modifiche al decreto sugli affitti brevi sul tavolo del Ministero del Turismo.

Fonte immobiliare.it



3 visualizzazioni0 commenti

Comments


Post: Blog2 Post
bottom of page