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Immagine del redattoreGabriele Deodati

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL’IMPIANTO ELETTRICO: COS’È E QUANDO SI USA

Nel contesto della normativa vigente e delle pratiche di sicurezza, la dichiarazione di rispondenza dell’impianto elettrico svolge un ruolo fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza delle installazioni elettriche.

Cos’è esattamente la dichiarazione di rispondenza dell’impianto elettrico, come farla e quando è necessaria? Scopriamolo insieme.

Cos’è la dichiarazione di rispondenza impianto elettrico?

La dichiarazione di rispondenza dell’impianto elettrico (conosciuta anche come DiRi) è un documento che serve ad attestare la rispondenza dell’impianto alla normativa in vigore nel momento in cui è stato costruito l’immobile, tenendo conto delle condizioni di esercizio e dalla destinazione d’uso dell’edificio.

Si tratta di un documento che sostituisce la dichiarazione di conformità (DiCo) in circostanze specifiche, come nel caso in cui quest’ultima sia assente, irreperibile o quando si renda necessario attivare una nuova fornitura di energia elettrica o richiedere un aumento di potenza per gli impianti realizzati nel periodo compreso tra il 13 marzo 1990 e il 26 marzo 2008.

Differenza tra dichiarazione di rispondenza e dichiarazione di conformità

La differenza tra la dichiarazione di rispondenza e la dichiarazione di conformità sta nel fatto che la prima si elabora esclusivamente per impianti già esistenti.

Certifica la conformità dell’impianto alle normative vigenti all’epoca della sua costruzione, considerando le condizioni di esercizio e la destinazione d’uso dell’edificio. 

La dichiarazione di rispondenza, dunque, si configura come una garanzia di sicurezza e conformità alle normative vigenti, contribuendo così a prevenire incidenti e danni a persone e proprietà. A differenza della dichiarazione di conformità, la dichiarazione di rispondenza non ha una scadenza specifica e mantiene la sua validità finché l’impianto rimane inalterato nelle sue condizioni originali.

Va sottolineato che la DIRI è stata introdotta recentemente nell’ordinamento italiano attraverso il D.M. 37/08, ampliando così il quadro normativo in materia di certificazioni degli impianti elettrici.

Chi può fare la dichiarazione di rispondenza dell’impianto elettrico?

La responsabilità di redigere la dichiarazione di rispondenza per un impianto elettrico è affidata a individui che possiedono requisiti specifici di esperienza e qualifiche.

In particolare, tale compito può essere svolto dall’installatore che riveste il ruolo di responsabile tecnico di un’impresa da almeno cinque anni. Allo stesso modo, un professionista iscritto a un ordine professionale, come un ingegnere o un architetto con almeno cinque anni di esperienza, è abilitato a redigere la dichiarazione di rispondenza.

È importante notare che coloro che soddisfano i requisiti per la compilazione della dichiarazione di rispondenza possono anche firmare e compilare la dichiarazione di conformità (DICO), ma il contrario non è valido.

La firma sulla dichiarazione di rispondenza implica una responsabilità legale sulla conformità dell’impianto, il che significa che il firmatario potrebbe essere chiamato a rispondere legalmente in caso di incidenti o problemi legati alla sicurezza dell’impianto.

Pertanto, è essenziale che la persona incaricata di firmare la dichiarazione di rispondenza abbia le competenze e l’esperienza necessarie per garantire la conformità dell’impianto, assicurando così un ambiente sicuro e conforme alle normative vigenti.

Quanto costa una dichiarazione di rispondenza impianto elettrico?

Il costo associato alla redazione di una dichiarazione di rispondenza per un impianto elettrico può variare in base ai servizi offerti e alla dimensione dell’abitazione. In generale, l’emissione di questo documento da parte di un professionista abilitato può oscillare intorno ai € 500.

Il processo di elaborazione della dichiarazione di rispondenza avviene in due passaggi distinti:

  • primo passo: denominato “Conferma Ordine Verifica“, viene eseguita un’approfondita verifica dell’impianto elettrico, rilevando tutti i dati necessari per la compilazione della dichiarazione stessa. Questa fase, per appartamenti fino a 100 mq, ha un costo che si aggira intorno ai € 280;

  • secondo passo: chiamato “Conferma Ordine Dichiarazione“, viene redatta la Dichiarazione di Rispondenza impianto elettrico con i relativi Allegati Obbligatori e Facoltativi. Questo secondo passo ha un costo di circa € 120.

Complessivamente, la combinazione di entrambi i passaggi ammonta a circa € 400 IVA inclusa. Tuttavia, per abitazioni con una superficie compresa tra 100 mq e 400 mq, i prezzi potrebbero variare: alcuni professionisti, infatti, aggiungono un costo aggiuntivo di € 1 per ogni metro quadrato oltre i primi 100 mq. 

Cosa succede se non si fa la dichiarazione di rispondenza?

La mancata presentazione della dichiarazione di rispondenza per un impianto elettrico rappresenta un’infrazione alle norme di sicurezza e può avere diverse conseguenze legali.

Oltre al rischio di sanzioni giuridiche, tale omissione espone a gravi pericoli la sicurezza delle persone e dell’edificio stesso.

Senza la dichiarazione, infatti, non esiste alcuna garanzia che l’impianto sia stato progettato e realizzato in conformità alle normative di sicurezza, aumentando considerevolmente il rischio di incidenti o guasti. In assenza di conformità, le responsabilità legali si estendono al titolare dell’edificio e all’impresa coinvolta, specialmente se non si procede con la compilazione al termine degli interventi. Sebbene non vi sia un diretto coinvolgimento delle coperture assicurative, le responsabilità, sia penali che civili, sono chiaramente stabilite.

Le sanzioni per la mancata dichiarazione di rispondenza possono comportare multe significative, che variano da € 1000 a € 10.000. Queste sanzioni possono essere affiancate dalla sospensione dell’attività e, in casi estremi di incidenti gravi causati da un impianto non conforme, possono persino sfociare in azioni penali.

Rispettare scrupolosamente le leggi e i regolamenti relativi alla dichiarazione di rispondenza diventa, quindi, essenziale per evitare tali conseguenze legali e assicurare la sicurezza degli impianti e delle persone coinvolte.



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