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Immagine del redattoreGabriele Deodati

CRITERI AMBIENTALI MINIMI SUGLI ARREDI (CAM): COSA CAMBIA PER I MOBILI DA INTERNI?

Quella a cui stiamo assistendo si profila come una vera e propria rivoluzione nel mondo del design. Il 6 dicembre 2022 in Italia è entrata in vigore la cosiddetta normativa dei CAM, acronimo di criteri ambientali minimi.

Stiamo parlando dei parametri individuati dal legislatore per la fornitura e il noleggio di arredi per gli interni: una lista di specificità tecniche che le imprese produttrici e le aziende di commercio e di vendita dovranno rispettare secondo quanto previsto dal decreto ministeriale numero 254 (approvato nel giugno del 2022 ma attuato sei mesi più tardi).

CAM arredi, quali parametri andranno inseriti nella documentazione ufficiale di gara

Secondo quanto previsto dal provvedimento, d’ora in avanti le aziende appaltanti dovranno inserire nella documentazione ufficiale di gara una serie di dettagli tecnici. Riportiamo di seguito l’elenco:

  • l’ecoprogettazione, ossia l’elenco dei materiali usati per la realizzazione dell’arredo e la destinazione finale dei componenti;

  • le concentrazioni di sostanze nocive e il loro quantitativo di emissione in fase di realizzazione dell’arredo (parametri per cui i CAM stabiliscono delle soglie massime che occorre rispettare);

  • le clausole sul ritiro degli imballaggi;

  • la garanzia dei prodotti, che non potrà avere una durata inferiore ai 5 anni.

Quali sono i criteri premianti previsti dalla normativa?

La seconda novità apportata con l’introduzione della normativa sui CAM per gli arredi riguarda l’individuazione di criteri premianti che dovranno essere tenuti in considerazione in fase di gara per l’affidamento delle forniture.

In particolare, assieme al meccanismo che premia l’offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico, andranno valutati altri aspetti come quelli indicati qui sotto:

  • la modularità, ossia la capacità degli arredi di essere configurati e ricollocati in ambienti diversi;

  • l’uso di ritardanti di fiamma in fase di assemblaggio;

  • l’attenzione ai rivestimenti, che dovranno possedere i requisiti fisici di robustezza e resistenza fissato nel testo del decreto.

Fonte immobiliare.it



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