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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Compensazioni per il caro-materiali, Senato: ‘troppo onerose per le stazioni appaltanti’

Il nuovo meccanismo di compensazione delle variazioni di prezzo dei materiali da costruzione, introdotto dal Governo con il DL Sostegni ter, “appare maggiormente oneroso per le stazioni appaltanti” dal momento che dimezza dal 10% a 5% la soglia a partire dalla quale scattano gli adeguamenti e aumenta dal 50% all’80% l’entità della compensazione.


“Andrebbe chiarito se tale adeguamento possa determinare, in caso di incremento dei prezzi, un impatto sui saldi di finanza pubblica differente rispetto a quello già scontato a legislazione vigente”.

Sono i dubbi sul nuovo calcolo delle compensazioni per il caro-materiali espressi dal Servizio Bilancio del Senato, che prosegue chiedendo “ulteriori delucidazioni circa la possibilità che l’incremento dei prezzi, da compensare con il nuovo meccanismo, possa causare oneri aggiuntivi nei confronti delle stazioni appaltanti e, conseguentemente, effetti sugli equilibri di bilancio di tali enti”.


I tecnici contabili del Senato segnalano che le coperture previste dal DL Sostegni ter per finanziare le compensazioni sono destinate ad altro (imprevisti, prosecuzione delle opere pubbliche, temporanee insufficienti disponibilità finanziarie) e che, quindi, il nuovo meccanismo potrebbe rendere necessari ulteriori stanziamenti, con oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica.

Insomma, il sistema di calcolo delle compensazioni previsto per un aumento dei prezzi che non si sa quali livelli potrà raggiungere nei prossimi mesi e anni, preoccupa non poco il Servizio Bilancio del Senato.



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