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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Cessione del credito superbonus e bonus edilizi, confermato il limite di un solo passaggio

La cessione del credito corrispondente ai bonus edilizi sarà limitata ad un solo passaggio. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto “Sostegni ter” (DL 4/2022), che introduce nuovi vincoli per superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, sismabonus e bonus facciate.

Non sono state accolte le richieste dei progettisti e delle imprese operanti nel settore costruzioni, che nei giorni scorsi hanno esortato il Governo a tornare sui propri passi per evitare la paralisi del settore e che, dopo la pubblicazione del decreto, continuano ad esprimere la propria delusione.


L'unica chance resta ora la modifica durante il passaggio parlamentare per la conversione in legge del decreto. Il Movimento 5 Stelle ha assicurato di avere già pronto il testo di un emendamento che eliminerà i vincoli.

Bonus edilizi, credito di imposta cedibile una sola volta

Il Decreto Sostegni ter modifica l’articolo 121 del Decreto Rilancio, cioè la disposizione che regola lo sconto in fattura e la cessione del credito corrispondente alle detrazioni fiscali.

Secondo le nuove regole:

- il beneficiario della detrazione potrà cedere il credito ad altri soggetti, banche e intermediari finanziari, ma questi non potranno cederlo a loro volta;

- i fornitori che praticano lo sconto in fattura potranno recuperare lo sconto sotto forma di credito di imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, banche o intermediari finanziari, ma questi ultimi non potranno cederlo a loro volta.

Tutti i contratti stipulati violando queste regole saranno considerati nulli.

Anche se il decreto è già in vigore, è previsto un periodo cuscinetto. I crediti che al 7 febbraio 2022 sono stati già ceduti, potranno essere oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione.


Bonus edilizi, M5S: ‘reintrodurremo cessione del credito’

I deputati del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni, Riccardo Fraccaro e Luca Sut, hanno annunciato: “Modificheremo radicalmente l’articolo sul Superbonus del decreto Sostegni-ter appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. Ancora una volta il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha voluto cambiare le regole in corsa, con il risultato di bloccare, anche retroattivamente, le anticipazioni bancarie e quindi i cantieri, suscitando il legittimo malcontento di famiglie, imprese, tecnici e istituti di credito”.

“In un momento così delicato per il Paese – scrivono in una nota – è irresponsabile bloccare il funzionamento di una misura determinante per la ripresa economica. I nostri emendamenti per reintrodurre la possibilità di cessioni successive alla prima sono già pronti per il deposito e per il confronto con le altre forze politiche, ma resta il fatto che un intero comparto e centinaia di migliaia di famiglie dovranno attendere il completamento dell’iter di conversione, quindi due mesi circa, per poter ripartire con i cantieri”.

“Per questa ragione, contestualmente alla reintroduzione della possibilità di cedere più volte il credito, proporremo l’eliminazione del vincolo del 30% di lavori realizzati entro il 30 giugno per le unifamiliari, con un decalage dedicato anche a questa tipologia di edifici a partire dal 2024. Non accetteremo che il Mef penalizzi cittadini e imprese impedendo loro di ricorrere alla nostra maxi agevolazione”.

Credito cedibile una sola volta, operatori contrari

Il Governo ha giustificato l’introduzione di queste modifiche, che si aggiungeranno all’introduzione del visto di conformità e della congruità delle spese, con la necessità di mettere un freno alle frodi e speculazioni che si sono verificate.

Appena la bozza del testo ha iniziato a circolare, i rappresentanti del mondo delle professioni e delle imprese, però, hanno chiesto all'Esecutivo di tornare sui suoi passi, prevedendo misure diverse per la prevenzione degli illeciti.

Ance, ad esempio, ha sottolineato che con le nuove regole, le imprese dovranno rivedere le condizioni contrattuali, con un impatto negativo sulle attività.

FederlegnoArredo ha messo in risalto le difficoltà delle imprese che, avendo già pianificato gli investimenti, sono ora colti da nuove regole.

La Rete delle professioni tecniche (RPT) ha visto nelle modifiche normative un tentativo di scoraggiare l’utilizzo delle misure incentivanti.

Fondazione Inarcassa ha affermato che per prevenire gli illeciti bisognerebbe agire sui general contractor anziché creare caos normativo.


Cessione del credito limitata ad un passaggio, delusione dopo la pubblicazione del DL

Nonostante le richieste, il decreto è stato pubblicato in Gazzetta senza nessuna delle modifiche richieste dagli operatori del settore, che hanno quindi espresso la propria delusione.

Ance è tornata sull'argomento scrivendo in una nota: “Spiace vedere che all’interno di un decreto che si chiama ‘sostegni’ è stato inserito un provvedimento che di sostegno non ha proprio nulla sia per le imprese che per i cittadini”. Secondo i costruttori edili, il Governo ha messo un’ipoteca sui cantieri del Superbonus 110%; i nuovi vincoli avranno un impatto pesantissimo sui lavori in corso con il rischio di creare migliaia di contenzioni e di bloccare interventi già avviati.

Secondo l'unione nazionale delle industrie delle costruzioni metalliche dell'involucro e dei serramenti (Unicmi), "non aver voluto accogliere le impostazioni suggerite dall’intero comparto delle costruzioni significa nei fatti azzoppare due strumenti fondamentali per la fruibilità dei bonus. Con l’aumento dei costi e con l’allungamento dei tempi necessari ad avviare i cantieri questa norma che limita le cessioni multiple di crediti fiscali rischia di avere effetti devastanti sul mercato, contraendo in modo determinante l’appeal dei provvedimenti e con essi la possibilità di continuare la ripresa dei fatturati".

Finco e le associazioni del settore costruzioni specialistiche e superspecialistiche hanno chiesto che, durante la conversione in legge del Decreto Sostegni ter, sia eliminato il limite alla cessione del credito perché “l’impossibilità di cessione del credito più di una volta blocca nei fatti (anche in maniera retroattiva) numerosissimi cantieri impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nella messa in sicurezza antisismica del Paese”.

Le Associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti (AiCARR, ANGAISA, Assistal, Assoclima e Assotermica federate Anima Confindustria, CNA Installazione Impianti, Confartigianato Impianti) lamentano che si cerca di affrontare il problema delle frodi penalizzando le imprese che lavorano seriamente, mentre si dovrebbe accelerare sull’efficientamento energetico del parco immobiliare.

Cessione del credito, progettisti contrari ai vincoli

Anche RPT ha confermato la sua contrarietà al provvedimento sostenendo che le nuova stretta bloccherà gli interventi, frenando il rilancio dell’economia e riducendo di molto la crescita del Pil. La modifica, secondo i professionisti tecnici, aumenterà l’incertezza e la confusione tra gli operatori del settore e tra i cittadini beneficiari, col risultato di ridurne fortemente la portata.

Secondo RPT, si poteva salvare la cedibilità dei crediti sfruttando meglio gli strumenti informatici e le banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, ma “nel nostro Paese la lotta alle pratiche illecite non viene condotta tramite semplificazioni e controlli, ma ancora una volta attraverso la riduzione dell’efficacia delle leggi”.

OICE, l'Associazione aderente a Confindustria delle società di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica, non ritiene comprendibile “dare segnali così contraddittori ad un mercato dei servizi tecnici, così come a quello delle costruzioni, che si è attrezzato per fare fronte ad una domanda imponente e poi si vede cambiare ogni tre mesi le norme, già di per sé non cristalline ab initio”.

“Per alcuni furbetti del superbonus - denuncia il presidente Scicolone - si penalizza un'intera filiera cambiando le regole in corsa, con accordi con i proprietari già in essere”.





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