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Immagine del redattoreGabriele Deodati

CASE OCCUPATE, COSA CAMBIA CON IL NUOVO PACCHETTO SICUREZZA: TUTTE LE NOVITÀ

L’esperienza di rientrare a casa e trovarla occupata da estranei, talvolta con la serratura cambiata, rappresenta una delle situazioni più angoscianti e paradossali. La cronaca ci offre sempre più frequentemente racconti di tali episodi.

Il Governo ha risposto a questa emergenza introducendo misure significative nel “pacchetto sicurezza” approvato dal Consiglio dei Ministri. Al centro di questo pacchetto, troviamo una strategia mirata al contrasto delle occupazioni abusive, con particolare attenzione alla tempestività delle procedure per la liberazione degli immobili coinvolti.

Pacchetto sicurezza, le novità per le case occupate

Il nuovo delitto introdotto, perseguibile a querela della persona offesa, si propone di sanzionare con una pena di reclusione compresa tra 2 e 7 anni coloro che, mediante violenza o minaccia, occupano o detengono abusivamente un immobile altrui. La novità di rilievo in questo contesto è rappresentata da due misure innovative.

La prima consiste nella concessione di una causa di non punibilità per chi occupa l’immobile e, collaborando all’accertamento dei fatti, decide di rilasciarlo volontariamente. La seconda prevede un procedimento apposito, caratterizzato dalla rapidità, finalizzato a ottenere la liberazione dell’immobile e la sua restituzione legittima.

Nei casi di urgenza, dove l’abitazione occupata costituisce l’unica dimora della persona offesa, le forze di polizia possono intervenire direttamente dopo la denuncia, con successiva convalida da parte del pubblico ministero e del giudice.

Cosa prevede il Codice penale

Parallelamente a queste nuove misure, è fondamentale considerare le disposizioni già presenti nel Codice penale. Gli articoli 633 e 614 del Codice penale delineano le basi legali per il trattamento delle occupazioni abusive.

Il primo articolo punisce con reclusione da 1 a 3 anni chi invade arbitrariamente terreni o edifici altrui.

Il secondo articolo prevede la reclusione da 1 a 4 anni per chi si trattiene nell’abitazione altrui contro l’espressa volontà del legittimo proprietario, con possibilità di estensione della pena a 6 anni in presenza di violenza sulle persone o sulle cose.

Quante sono le case occupate abusivamente in Italia?

Attualmente mancano stime ufficiali aggiornate, ma l’ultimo rapporto di Nomisma e Federcasa, datato 2019 con dati riferiti al 2016, quantifica in circa 30.000 gli immobili occupati nel Paese.

Confedilizia fornisce uno sguardo più dettagliato su alcune realtà urbane, evidenziando, ad esempio, la presenza di 6.834 appartamenti pubblici occupati da quasi 12.000 persone solo a Roma. Altri dati indicano che a Palermo ci sarebbero circa 3.000 alloggi occupati, a Catania un centinaio, a Genova 3.000, a Reggio Calabria 110 occupati da famiglie rom, a Firenze occupazioni promosse dal Movimento di Lotta per la casa, mentre a Torino e Venezia si contano rispettivamente 24 e 19 immobili occupati.

Provvedimenti e Leggi di Bilancio

Le azioni del Governo per affrontare questo problema non sono nuove. Già nelle Leggi di Bilancio del 2022 e del 2023 erano stati previsti alcuni provvedimenti, tra cui l’istituzione di un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro. Questo fondo è destinato a erogare contributi, non superiori a 10.000 euro, ai proprietari di immobili residenziali non utilizzabili a causa dell’occupazione, per incentivare la denuncia all’autorità giudiziaria.

Inoltre, in anni precedenti, è stata introdotta l’esenzione dell’Imu sugli immobili occupati per i quali è stata presentata denuncia.



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