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Immagine del redattoreGabriele Deodati

BONUS PRIMA CASA: QUANDO SPETTA DUE VOLTE E COME OTTENERLO

Il bonus prima casa permette di acquistare un immobile a uso abitativo in modo agevolato, usufruendo di sgravi fiscali e accedendo a tassi di interesse migliori in caso di mutuo.

La legge prevede che questo bonus possa essere usato solo una volta e, per esempio, il coniuge della persona che ne ha beneficiato non può accedere a esso per l’acquisto di una seconda casa.

In presenza di determinate condizioni, però, è possibile usufruire del bonus prima casa per due volte.

In quale caso è possibile usufruire una seconda volta del bonus prima casa?

Il bonus prima casa, da cui sono esclusi gli immobili di lusso, prevede alcuni vantaggi:

  • l’imposta ipotecaria e catastale fissata a 50 euro;

  • l’imposta di registro al 2%, invece che al 9%;

  • in caso di acquisto da un’impresa, l’IVA al 4%, invece che al 10%.

Tale agevolazione può essere utilizzata una sola volta e solo se non si è proprietari di altri immobili all’interno del proprio comune, nemmeno di singole quote, o di altre abitazioni acquistate beneficiando del bonus; inoltre, l’immobile non può essere venduto prima che siano trascorsi cinque anni dal rogito.

L’unico caso in cui è possibile usufruire una seconda volta di questo bonus si ha qualora l’immobile risulti inagibile, dopo averlo acquistato.

Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 1 del 17 marzo 2022.

Se si verifica questa circostanza, allora l’immobile acquistato in precedenza può essere rivenduto entro un anno e quindi è possibile comprarne un altro, usufruendo una seconda volta del bonus prima casa.


Le condizioni

Per ottenere il bonus prima casa una seconda volta e acquistare così un’altra abitazione con le stesse agevolazioni fiscali, occorrono una dichiarazione scritta da parte dell’autorità competente che attesti l’inagibilità dello stabile e un decreto di sequestro.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che l’agevolazione può essere concessa una seconda volta se nella prima casa acquistata mancano “i requisiti igienico sanitari, strutturali, impiantistici e di sicurezza antincendio, in misura tale da pregiudicare l’incolumità pubblica e privata“.

Un esempio può essere quello in cui si verifichi un evento non prevedibile, come un terremoto, che renda inagibile l’immobile.

In questo modo, si vanno a salvaguardare gli interessi degli acquirenti che si trovino ad affrontare una situazione non dipendente dalla loro volontà.

Fonte immobiliare.it



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