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Immagine del redattoreGabriele Deodati

BONUS EDILIZI E RISTRUTTURAZIONE. MEGLIO UN MUTUO O UN PRESTITO?

In numerosi bonus edilizi stanziati dal governo hanno dato ossigeno al comparto e tracciato il percorso verso la transizione ecologica e la transizione energetica. Nonostante le difficoltà e le speculazioni segnalate dalle autorità, stando ai dati presentati dall’Enea nel suo Rapporto sul Superbonus 110%, al 30 giugno 2022 erano in corso 199.124 interventi edilizi incentivati, per circa 35.2 miliardi di investimenti ammessi a detrazione che porteranno a detrazioni per 38.7 miliardi di euro.

Un’economia che ha ripreso a girare, con l’obiettivo di rendere il settore immobiliare più efficiente, moderno ed ecosostenibile.

Questi movimenti sono andati a influenzare positivamente l’accesso al credito, perché in tanti hanno voluto affrontare queste spese extra senza intaccare eccessivamente i propri risparmi, utilizzando un prestito per la ristrutturazione. Per questo, i bonus daranno fiato anche agli istituti di credito in difficoltà.

Ecco i Prestiti Ristrutturazione e quali scegliere

Le pratiche sono state alleggerite dal processo di sburocratizzazione e semplificazione, tanto che ottenere un prestito online è diventato sicuramente più semplice e adattabile alle varie esigenze.

Per esempio, è possibile scegliere tra:

  • mutuo di ristrutturazione;

  • o prestito di ristrutturazione casa.

Per cifre elevate (sopra le 60mila euro) certamente la strada ideale da percorrere è quella di richiedere un mutuo.

Per budget più contenuti sarà il caso di richiedere un prestito personale.

Tenere d’occhio TAN e TAEG

Tra una opzione e l’altra, cambiano anche i tassi di interesse applicati, soprattutto ora che la Bce ha dovuto alzarli per frenare l’inflazione e la risalita dello spread.

Tra i valori da prendere in considerazione ci sono anche gli indicatori TAN e TAEG, che compongono il tasso di interesse.

Ricordiamo che il TAN (tasso annuale nominale) non include gli oneri accessori e le spese aggiuntive a carico del cliente durante la durata del finanziamento.

Per questa ragione non può essere considerato un indicatore del costo complessivo di un finanziamento e della sua convenienza. Infatti, comunemente il TAN viene accompagnato dal TAEG che invece include gli oneri accessori e quindi risulta essere un indice più completo del costo di un finanziamento. TAEG, che significa Tasso annuo effettivo globale, indica perciò con precisione la differenza fra diversi finanziamenti perché rappresenta il costo totale del prestito o mutuo.

Va da sé che i conti da considerare sono piuttosto complessi, prima di decidere se attivare un mutuo o richiedere un prestito.

La Piattaforma Confronta Prestiti

TAN e TAEG non sono le uniche componenti di un prestito da valutare. Oltre all’importo, dobbiamo prendere in considerazione la sua durata, la data del pagamento e il piano di ammortamento. Il suggerimento degli esperti è quello di confrontare i prestiti su piattaforme dedicate dotate di un calcolatore della rata.

È sufficiente inserire la somma richiesta a prestito e i tassi d’interesse applicati. Dopodiché si potrà procedere online, senza troppe carte e grattacapi.

Fonte Immobiare.it




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