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Immagine del redattoreGabriele Deodati

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE: SCONTO IN FATTURA E IVA AL 4% PER CAMBIARE GLI INFISSI

A fungere da bonus infissi, in ambito ristrutturazioni, ci pensa il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, in vigore fino al 31 dicembre 2025. Maxi detrazione e sconto diretto per le nuove finestre a risparmio energetico. È questa la novità che permette, a chi ne fa domanda e a fronte di determinate caratteristiche, di cambiare gli infissi in un’ottica di ricalibrazione energetica della casa.

Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche ad ampio raggio

La legge definisce le barriere architettoniche come dei veri e propri ostacoli in grado di influenzare negativamente la mobilità delle persone, in particolare di chi ha problemi di deambulazione, temporanea o permanente, nonché ostacoli che limitano o impediscono a chiunque di utilizzare comodamente e in sicurezza parti, attrezzature e componenti. Per questo motivo, le norme attuative stabiliscono misure e caratteristiche minime da rispettare per impianti e strutture, sia per nuove costruzioni sia per interventi di ristrutturazione. Il Decreto Ministeriale 236/1998 è richiamato direttamente dalle norme che hanno istituito questa nuova agevolazione.

Detrazione e limiti di spesa per il bonus barriere

Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche è un incentivo statale previsto dal decreto Rilancio, destinato all’eliminazione delle barriere architettoniche all’interno degli appartamenti e dei condomini. L’aliquota, con durata 5 anni, è fissata al 75%. Il limite di spesa è di 50mila euro per le unifamiliari e 40mila o 30mila euro per gli interventi all’interno di singoli appartamenti. Non è necessario che ci siano persone disabili nell’immobile per poter usufruire della detrazione, ma è sufficiente rispettare le dimensioni e le caratteristiche prescritte. Sulla base di tali requisiti, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la detrazione del 75% può essere utilizzata non solo per l’installazione di ascensori, ma in generale per la sostituzione degli infissi, coprendo così una gamma più ampia di interventi.

Come devono essere gli infissi?

Per quanto riguasrda gli infissi, il Decreto Ministeriale 236/1989 stabilisce che finestre, porte e porte-finestre devono essere facilmente manovrabili. Per quanto riguarda l’altezza delle maniglie delle finestre, questa deve essere compresa tra 100 e 130 cm, con un’altezza consigliata di 115 cm. Le ante degli infissi esterni devono richiedere una pressione di apertura non superiore a 8 kg. È possibile anche installare meccanismi di apertura automatica delle tapparelle, al fine di migliorarne la manovrabilità. Sono inclusi anche tutti i costi accessori necessari per il completamento dell’intervento, compreso lo smaltimento dei vecchi infissi.

Qual è l’IVA prevista?

Per questo tipo di spese, è ancora possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Per quanto riguarda la fattura, l’acquisto e la posa in opera sono soggetti all’aliquota IVA ridotta del 4%, come previsto per i contratti finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche. Il fornitore dovrà certificare sulla fattura che si tratta di interventi che rispettano le caratteristiche richieste dalla legge.

Fonte immobiliare-it


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