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Immagine del redattoreGabriele Deodati

Abusi edilizi, no al permesso di costruire condizionato

Il Comune può rilasciare un permesso di costruire in sanatoria condizionato? Il Consiglio di Stato, con la sentenza 362/2022 dice di no perché verrebbe meno il principio della doppia conformità.

Permesso di costruire condizionato, il caso

Il caso esaminato dai giudici riguarda la realizzazione, senza permessi, di un’opera di finitura, istallazione di una ringhiera, un cancello e una scala in alluminio.

Il responsabile dell’intervento ha chiesto al Comune il rilascio del permesso di costruire in sanatoria e il Comune glielo ha accordato a condizione che la scala in alluminio sia rimossa.

Il vicino ha però presentato ricorso contro il permesso in sanatoria.


Permesso di costruire condizionato, CdS: non è legittimo

Sia il Tar sia il Consiglio di Stato hanno condannato la condotta del Comune, che non avrebbe dovuto rilasciare il permesso di costruire in sanatoria condizionato.

I giudici hanno affermato che l’esigenza di tutelare la speditezza amministrativa può valere per il permesso di costruire in sanatoria. È quindi possibile introdurre prescrizioni o correttivi a condizione che si tratti di integrazioni minime, senza le quali la sanatoria non potrebbe essere rilasciata.

Nel caso in esame, però, la prescrizione (cioè l’ordine di rimuovere la scala) non è minima, ma costituisce l’oggetto specifico di un accertamento di conformità.

Viene quindi meno il principio della doppia conformità (alle norme urbanistiche vigenti nel momento in cui l’opera è stata realizzata e nel momento in cui si chiede la sanatoria), condizione necessaria per ottenere il permesso di costruire in sanatoria.

Sulla base di questi motivi, il CdS ha negato definitivamente la sanatoria.



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