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Immagine del redattoreGabriele Deodati

A COSA SERVE IL MEDIATORE IMMOBILIARE: LA SUA FUNZIONE

Durante la ricerca di un immobile da acquistare, il rischio in cui si incorre più di frequente riguarda l’impossibilità di trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti chiamate in causa.

In questo contesto, un ruolo fondamentale viene giocato dal mediatore, la figura professionale che ha il compito di mediare – appunto – le trattative in corso tra acquirente e venditore, al fine di agevolare la buona riuscita della compravendita.

Mediatore immobiliare e agente immobiliare: quali sono le differenze?

Anzitutto è importante fare una distinzione tra mediatore immobiliare ed agente immobiliare.

Benché il compito di entrambe sia quello di portare a compimento l’accordo tra due parti interessate alla compravendita di uno o più immobili, ci sono delle differenze.

Mentre l’agente immobiliare viene interpellato da uno dei due interlocutori e ne fa quindi i suoi interessi e le sue veci, nel processo di acquisto o vendita del bene immobiliare, il mediatore immobiliare è una figura terza totalmente imparziale.

Viene, sì, chiamata in causa nelle stesse modalità (cioè da un protagonista della trattativa), ma le sue prestazioni risultano in tutto e per tutto autonome e distaccate.

Chi è il mediatore immobiliare

Fatta questa premessa, dunque, è possibile definire il mediatore immobiliare come colui che mette in contatto tra di loro due o più parti interessate alla conclusione di un affare.

Può essere chiamato in causa da uno degli interessati all’acquisto o alla vendita dell’immobile: ancora prima che inizi la trattativa, in fase inoltrata della negoziazione o presentarsi spontaneamente offrendo i propri servizi.

L’obiettivo del mediatore, dunque, è quello di favorire l’accordo e la sua conclusione, appianando divergenze e fugando ogni dubbio (burocratico e non), dal momento che il suo compenso dipende unicamente dalla firma del contratto.

Quanto costa un mediatore immobiliare?

Quando si parla di mediazione immobiliare non si fa mai riferimento ad un costo preciso dei servizi prestati dal mediatore o dal submediatore (figura sottoposta che opera per conto del mediatore stesso), quanto più ad una parcella il cui ammontare aumenta o diminuisce a seconda dell’importo pattuito tra le parti e pagato dall’acquirente.

Solitamente, la percentuale che spetta al negoziatore si aggira intorno al 3% del prezzo totale dell’immobile, a cui va aggiunto il rimborso delle spese sostenute dal professionista nel lasso di tempo in cui ha operato.

Non esiste un contratto standard tra l’incaricante e l’incaricato, tanto più che questo può essere fatto anche in forma orale, senza che nulla venga firmato. Di conseguenza, anche la durata dell’accordo può variare a seconda delle esigenze delle parti.

Al mediatore, spetta la provvigione anche solo per aver fatto incontrare i due interlocutori.

In ogni caso, sarà necessario adempiere al pagamento della parcella alla firma del contratto preliminare (il compromesso), tra acquirente e venditore, anche nel caso in cui la compravendita non andasse successivamente a buon fine.



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